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Freddo e umidità? Inattendibile l'alcoltest

Tribunale di Milano assolve automobilista poichè il fatto non sussiste. Esiti dell'accertamento influenzati dal clima


Guida in stato di ebbrezza

Imputato assolto poichè "il fatto non sussiste": non può considerarsi provato il reato di guida in stato di ebbrezza in quanto freddo e umidità hanno reso inattendibile l'esito dell'alcoltest.

Lo ha stabilito il Tribunale di Milano, ottava sezione penale, nella sentenza n. 8436/2015 che ha così accolto il ricorso dell'imputato e pronunciato l'assoluzione.
L'uomo era stato fermato dai carabinieri alle prime ore del mattino di una domenica di gennaio e il verbale evidenzia che l'uomo aveva "occhi lucidi e alito vinoso". Indipendentemente dal dubbio che i sintomi siano l'esito di un sabato sera di movida, è l'alcoltest a far registrare, alla prima prova, un tasso alcolemico pari a 1,15 g/l e, alla seconda prova, un tasso di 1,17 g/l.

Esiti dell'accertamento influenzati dal clima

A salvare l'uomo da una probabile condanna è però la teste escussa dalla difesa, una consulente, tossicologa forense presso l'Università, che fa vacillare gli esiti dell'accertamento: la misurazione, infatti, non sarebbe attendibile se svolta in particolari situazioni climatiche, come suggerito dallo stesso libretto di istruzioni dell'etilometro.
La consulente evidenzia, precisamente, che il test è stato condotto nel periodo in cui maggiormente si avverte il pungente inverno lombardo, ad una temperatura di meno tre gradi centigradi e con un tasso di umidità del 98%.
Lo stesso etilometro Drager, come ammesso dalla casa produttrice, produce esiti affidabili soltanto se utilizzato a temperature tra 0 e 40 gradi e in condizioni di umidità tra 30 e 90 per cento, poichè, fuori dai canoni evidenziati, i valori alcolemici tendono ad aumentare.
Non può escludersi, inoltre, che siano intervenuti fattori individuali come ad esempio uno stato febbrile che abbia alterato l'esito della prova mentre, per quanto riguarda l'alito vinoso, questo può anche dipendere da un rigurgito o da una recente assunzione di alcol, anche modesta.

A fronte degli elementi indicati non è possibile avallare il ragionevole dubbio di superamento del tasso di 1,15 g/l e, pertanto, l'imputato deve essere assolto.
Data: 25/06/2016 20:00:00
Autore: Lucia Izzo