Ambiente: il Senato approva il ddl “ecoreati”. Ecco i punti principali. In allegato il testo
È stato approvato oggi dal Senato, con 165voti favorevoli, 49 contrari e 18 astenuti, il ddl “ecoreati” che mira a rendere maggiormente efficaci leazioni di prevenzione e repressione dei delitti contro l'ambiente.
Caratterizzato da una larga intesa tra lediverse componenti politiche, il testo licenziato dall'aula di Palazzo Madama, introducequattro nuovi reati e prevede aggravi dipene per le lesioni personali e le morti conseguenti alle nuove figuredelittuose, raddoppiando anche i termini di prescrizione.
Il ddl n. 1345, cheha ricevuto il plauso delle associazioni ambientaliste, soprattutto a seguitodelle polemiche dei giorni scorsi sul caso Eternit, ora torna alla Camera (datele modifiche apportate al Senato), per la terza e ultima lettura.
Ecco in breve le principali misure:
- I nuovi reati ambientali
Ildecreto inserisce nel codice penale un nuovo titolo (VI-bis) dedicato ai delitti contro l'ambiente,all'interno del quale vengono previsti i quattro nuovi reati di:
o inquinamentoambientale (art. 452-bis), che punisce con lareclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10mila a 100mila euro chiunque “cagiona una compromissione o undeterioramento rilevante: 1) dello stato del suolo, del sottosuolo, delle acqueo dell'aria; 2) dell'ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della florao della fauna selvatica”;
o disastro ambientale (art. 452-ter), chepunisce con la reclusione da cinque a quindici anni, chiunque cagioni undisastro ambientale, ovvero un'alterazione“irreversibile dell'equilibrio dell'ecosistema o l'alterazione la cuieliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo conprovvedimenti eccezionali, ovvero l'offesa alla pubblica incolumità in ragionedella rilevanza oggettiva del fatto per l'estensione della compromissioneovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo”;
o traffico diabbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-quinquies), che puniscecon la reclusione da due a sei anni e la multa da 10mila a 50mila euro,chiunque, “cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura adaltri, detiene o trasferisce materiale ad alta radioattività” o lo abbandona ose ne disfa illegittimamente;
o impedimento delcontrollo(art. 452-sexies), che punisce, con la reclusione da sei mesi a tre anni,chiunque, “negando l'accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamentelo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l'attività di vigilanza e controlloambientali, ovvero ne compromette gli esiti”.
- Circostanze aggravanti eassociazione mafiosa
Il ddl introducediversi aggravi di pena quando daidelitti ambientali derivi pericolo per la vita o l'incolumità delle persone, o unrischio di compromissione o deterioramento della qualità del suolo, delsottosuolo, delle acque o dell'aria, ovvero dell'ecosistema, dellabiodiversità, della flora o della fauna selvatica.
Ulteriori circostanze aggravanti (ex art. 452-septies) concernono i reati commessi da associazioni per delinquere o mafiosefinalizzate a commettere delitti ambientali o comunque all'acquisizione della gestione o del controllo di attività economiche,di concessioni, di autorizzazioni, di appalti o servizi pubblici in materiaambientale.
- Divieto di esplosioni nei fondali
A seguitodelle modifiche apportate dall'aula del Senato, è stato introdotto anche il divieto delle esplosioni in mare, aifini di attività di ricerca ed ispezione dei fondali.
Il delittomira a punire con la reclusione (dauno a tre anni), chiunque, per le suddette attività, tese alla coltivazione diidrocarburi, utilizzi la tecnica esplosiva dell'air gun o altre metodologiesimili.
- Sanzioni per le persone giuridiche
È stataprevista anche la responsabilitàdelle persone giuridiche a seguito degli illeciti amministrativiconseguenti ai reati.
Ilddl stabilisce infatti precise sanzioni pecuniarie, da un minimo di 258 a unmassimo di 1.549 euro, per ognuno dei nuovi delitti inseriti.
- Ravvedimento operoso
Previste inoltre significative riduzioni dipena in seguito al ravvedimento operoso.
Il nuovo art. 452-octies stabilisce infattiriduzioni delle sanzioni dalla metà a due terzi, nei confronti di coloro che siadopereranno “per evitare che l'attivitàdelittuosa venga portata a conseguenze ulteriori” ovvero aiutinoconcretamente le autorità nella ricostruzione dei fatti, nell'individuazionedegli autori o nella sottrazione di risorse rilevanti per la commissione deidelitti, o, infine, provvedano alla messa in sicurezza, alla bonifica e, ovepossibile, al ripristino dello stato dei luoghi.
- Confisca e ripristino dei luoghi
Gli artt. 452-novies e decies sono dedicati,rispettivamente, alla confisca dei benie al ripristino dello stato dei luoghi in caso di condanna o di patteggiamentodella pena per i reati ambientali inseriti nel nuovo titolo.
In particolare, è sempre ordinata laconfisca delle cose che costruiscono il profitto o il prodotto del reato equalora questa non sia possibile, il giudice individuerà i beni di valore equivalentedi cui il condannato abbia, anche indirettamente o per interposta persona, ladisponibilità e ne ordinerà la confisca.
Quanto al ripristino dello stato deiluoghi, ove tecnicamente possibile, sarà posto dal giudice a carico delcondannato e dei soggetti indicati dall'art. 197 c.p.
Data: 04/03/2015 22:18:00Autore: Marina Crisafi