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Riforme costituzionali: Ecco i dieci punti del ddl che riscrive la Costituzione. In allegato il testo del DDL

Dopo il via libera della Camera si attende ilvoto finale a marzo.


In un'aula semivuota, abbandonata dalleopposizioni dopo il caos, gli schiaffi e le risse che hanno caratterizzato lalunga maratona notturna dell'assemblea sulle riforme costituzionali, all'alba del giorno di San Valentino, laCamera ha dato via libera agliemendamenti al ddl che riscrive laCostituzione della Repubblica.

Per il discoverde definitivo di Montecitorio, salvo sorprese, dato il clima ardente tramaggioranza e opposizione, le polemiche sulla “ferita istituzionale” delledefezioni e la chiamata in causa del neopresidente Mattarella, dovranno attendersii primi giorni di marzo.

Senato dei 100, abolizione del Cnel e delleprovince, modifiche al Titolo V, questi i cardini della riforma dell'esecutivoRenzi, tra cui spunta anche un emendamento, approvato nella notte, sullamaggioranza parlamentare necessaria per dichiarare lo stato di guerra che, d'ora in poi dovràessere assoluta e deliberata solo dalla Camera.

Eccoi dieci punti principali del ddl:


- Fine delbicameralismo perfetto

Con la riformasi potrà dire addio al bicameralismoperfetto che ha caratterizzato il Parlamento italiano sino ad oggi.

Pur continuandoad articolarsi in due camere, il Parlamento infatti sarà formato da due organicon composizioni e funzioni diverse.

In particolare,mentre la Camera continuerà ad approvare le leggi e ad esercitare quellafunzione di indirizzo e controllo dell'attività del Governo (mantenendo anchelo stesso numero di deputati), il Senatosubirà profonde modifiche funzionali, numeriche ed elettive, diventando unorgano rappresentativo delle istituzioni territoriali.

- Nuovosenato dei 100

Il nuovo Senato saràcomposto da 100 membri scelti daiConsigli regionali (95 rappresentativi delle istituzioni territoriali e 5 nominatidal presidente della Repubblica tra i cittadini che si sono distinti per glialtissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico o letterario).

Viene eliminata,dunque, l'elezione diretta dei senatori che verranno, appunto, selezionatidagli organi regionali tra i propri componenti e tra i sindaci dei rispettiviterritori e dureranno in carica sette anni, senza possibilità di essererinominati.

- Indennità e immunità parlamentari

Rimane inalterata l'immunità parlamentare siaper i deputati che per i “nuovi” senatori.

Per questiultimi, tuttavia, non è prevista alcunaindennità ulteriore per la copertura del suddetto ruolo, ma soltanto quellaspettante per la carica di sindaci o di membri dei rispettivi consigliregionali (dai quali sono stati nominati).

- Iterlegislativo

La funzione legislativa sarà affidata allaCamera, fatta eccezione per determinate materie (leggi costituzionali,elettorali, referendum popolari, minoranze linguistiche) per le quali saràesercitata collettivamente.

I disegni dilegge saranno quindi approvati dalla Camera e trasmessi al Senato, il quale puòdisporre di esaminarli e deliberare proposte di modificazione dei testi sullequali sarà sempre la Camera apronunciarsi in via definitiva.

- Istitutidi democrazia diretta

Le novità riguardanosia le leggi di iniziativa popolareche i referendum: per le prime sarà necessaria la raccolta di 150mila firme in luogo delle 50mila oggi richieste ma sonoprevisti tempi certi definiti da regolamenti parlamentari ad hoc per ladeliberazione sulla proposta; per i secondi, invece, si prevede l'introduzione dei referendum popolaripropositivi e di indirizzo rinviati ad apposita legge per la fissazionedella disciplina e delle modalità di attuazione.

- Statutodelle opposizioni

Prevista lanascita alla Camera dello “statuto delle opposizioni”, ossia di una disciplinaad hoc e di disposizioni che attribuiranno ai regolamenti camerali la garanziadei diritti delle minoranze parlamentari.

- AbolizioneCnel

Viene disposta l'abrogazione dell'art. 99 dellaCostituzione che disciplina il Consiglio nazionale dell'economia e dellavoro (Cnel) quale organo ausiliariodi rilevanza costituzionale.

Entro trentagiorni dall'entrata in vigore della legge, è prevista inoltre la nomina di uncommissario straordinario cui affidare la gestione per la liquidazione dell'organononché la riallocazione del personale presso la Corte dei conti.

- Titolo V

La modifica delTitolo V della Costituzione vede una redistribuzionedelle materie tra quelle a competenza esclusiva statale e quelle acompetenza regionale.

Vieneintrodotta, altresì, una “clausola disupremazia” che permette alla legge dello Stato, su proposta dell'esecutivo,di intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando ciòsia necessario per la tutela dell'interesse nazionale o dell'unità giuridica eeconomica della Repubblica.

- Abolizioneprovince

La riforma deltitolo V della Costituzione abrogheràdefinitivamente le province, precedentemente svuotate dalle loro funzioni,le quali scompariranno dal testo della carta costituzionale quali entinecessari e dotati di funzioni amministrative proprie.

- Presidentedella Repubblica

Ad essere modificato sarà anche il quorumper l'elezione del presidente della Repubblica, che resterà di due terzidei componenti l'assemblea per le prime tre votazioni, riducendosi invece aitre quinti dalla quarta votazione, per abbassarsi ulteriormente dalla settimain poi.

A sostituire ilcapo dello Stato ad interim non saràpiù il presidente del Senato ma quello della Camera.

Data: 15/02/2015 11:00:00
Autore: Marina Crisafi