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Tenuità del fatto: ok della Camera ma non in caso di crudeltà e sevizie

È un via libera “condizionato” quello dato dalla Commissione Giustizia della Camera al decreto legislativo sulla tenuità del fatto.


di Marina Crisafi - È un vialibera “condizionato” quello dato dalla Commissione Giustizia dellaCamera al decreto legislativo sulla tenuitàdel fatto.

Il parere favorevole, infatti (messo apunto dal relatore David Ermini), prevede la non punibilità per i reati con pena massima fino a 5 anni oesclusivamente pecuniaria, quando l'offesa deriva da comportamenti occasionali edi scarsa gravità, ma mai di frontea delitti connotati dalle seguenti modalità di condotta: “l'avere agito per motivi abietti o futili, l'averadoperato sevizie o l'aver agito concrudeltà o in violazione delsentimento di pietà per gli animali oin condizioni di minorata difesa dellapersona offesa, anche in riferimento all'età”.

In ogni caso, non sono previstiautomatismi. Spetterà sempre al giudicela decisione sulla tenuità o meno del fatto, anche sulla base dellavalutazione della personalità di chi lo ha commesso, e comunque attenendosirigorosamente ai criteri fissati dall'art.133 del codice penale, tenendo in debito conto l'eventuale opposizionedelle vittime.

L'archiviazione non pregiudica, poi, il risarcimentodel danno in sede civile e l'eventuale riconoscimento della tenuità saràinserito nel casellario giudiziario per evitare che il medesimo soggetto possausufruirne una seconda volta.

La “nonabitualità del comportamento” necessaria per far scattare l'archiviazione,infatti, è un'altra delle condizioni contenute nel parere favorevole espressodalla Commissione Giustizia sul decreto delegato.

Il governo è stato invitato a specificare,si legge nel parere, che “ilcomportamento risulta abituale nel caso in cui il suo autore sia statodichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza ovvero abbiacommesso altri reati della stessa indole anche se ciascun fatto, isolatamenteconsiderato sia di particolare tenuità nonché nel caso in cui si trattidi reati che abbiano ad oggetto condotte plurime, abituali e reiterate".

Ultimacondizione richiesta dalla commissione è l'avvisoalla persona offesa da parte del pm in ogni caso di avvenuta archiviazionee non solo quando ne faccia richiesta.

Trale osservazioni, invece, è finita la richiesta pervenuta, nel corso delleaudizioni, da parte delle Camere penali sul diritto della parte offesa e dell'indagatodi opporsi all'archiviazione. Inmerito, ha affermato la Commissione, il Governo dovrà valutare l'opportunità diprevedere un reclamo ad hoc.

Data: 06/02/2015 18:00:00
Autore: Marina Crisafi