Commette reato la guardia medica che rifiuta la visita domiciliare Silvia Pascucci - 27/03/24  |  TFR coniuge divorziato: presupposti, importo ed esclusioni Matteo Santini - 25/03/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Cassazione e condominio: quando è legittimo modificare a proprio vantaggio beni di proprietà comune



di Licia Albertazzi - Cortedi Cassazione civile, sezione seconda sentenza n. 26426 del 16Dicembre 2014.

E' legittimo chiudere parte dei beni di proprietàcomune, confinanti col proprio posto auto (nella specie, sono stati tamponati e chiuso alcuni pilastri di sostegno dell'autorimessacondominiale) al fine di trasformare questo in un box. E' quanto affermato dalla Suprema Corte, secondo cui va fatto salvo solo l'eventuale espresso divietocontenuto nel regolamento condominiale o nell'atto di acquisto delleparti dell'edificio di proprietà esclusiva.

“Il condomino cheabbia acquistato in proprietà esclusiva lo spazio destinato alparcheggio di un autoveicolo, ancorchè sito nel locale adibito adautorimessa comune del condominio, ha facoltà a norma dell'art.841 cod. civ. di recintarlo anche con la struttura di uncosiddetto box, sempre che non gliene facciano divieto l'atto diacquisto o il regolamento condominiale avente efficacia contrattualee non derivi un danno alle parti comuni dell'edificio ovvero unalimitazione al godimento delle parti comuni dell'autorimessa”.

Seè rigettato il ricorso principale, viene invece accolto quelloincidentale, presentato dai condomini resistenti, il quale offre uninteressante principio di diritto secondo il quale la realizzazionedi opere illegittime dal punto di vista amministrativo, poichéeseguite in violazione degli strumenti urbanistici locali, non devonoessere ipso iure considerate dal giudice come dannose per ivicini, dovendo al contrario tale eventualità essere accertataautonomamente e valutata indipendentemente dall'illegittimitàamministrativa. Il risarcimento del danno ai vicini, infatti,“presuppone l'accertamento di un nesso tra la violazionecontestata e l'effettivo pregiudizio subito”. E la prova delpregiudizio deve essere fornita dagli interessati in modo preciso,“con riferimento alla sussistenza del danno ed all'entità dellostesso”.

Data: 18/12/2014 11:00:00
Autore: Licia Albertazzi