Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Legittima la strategia dell'avvocato di procedere con un “giudizio” alla volta. Per la Cassazione non c'è violazione dei doveri professionali

Il consiglio dato dal professionista alla cliente di non avanzare pretese economiche contestualmente alla domanda di divorzio non è di per sé incongruo


È una legittima strategia processuale quella dell'avvocato che suggerisce alla propriacliente di avanzare domanda di divorzio per mancata consumazione e di rinviare ad un giudizio successivo laproposizione della domanda di un assegnoper il proprio mantenimento.

La cliente, però,voleva tutto subito e dopo diverse sollecitazioni, non soddisfatta, hatrascinato il legale in tribunale chiedendogli il risarcimento dei danni subitiper violazione dei doveri professionali.

Ma la Cassazione non è d'accordo.

Con sentenza n. 26059 depositata il 10 dicembrescorso, la prima sezione civile della S.C., ha ritenuto corretta la decisionedella Corte d'Appello di Palermo che ha rigettato le istanze della donna,rilevando che “il consiglio dato dalprofessionista alla cliente di non avanzare pretese economiche contestualmentealla domanda di divorzio non fosse di per sé incongruo” attesa, da un lato,l'opportunità della scelta “di noncompromettere la celerità del procedimento, che costituiva il preminente interesse della cliente, introducendo temidi natura economica, comportanti attività istruttoria non scindibile da quellainerente alla specifica ragione posta alla base del divorzio”, dall'altro,la possibilità di avanzare autonomamentela domanda di assegno con decorrenza dal momento della stessa domanda.

Per i giudici dipiazza Cavour, pertanto, il ricorso varigettato, poiché non può ravvisarsi nessunaviolazione dei doveri professionali o responsabilità professionale dell'avvocato, ilquale ha soltanto “scelto una strategiaprocessuale ritenuta, secondo l'apprezzamento del giudice del merito sorrettada adeguata motivazione e confacente agli interessi della stessa cliente”.

Data: 16/12/2014 09:10:00
Autore: Marina Crisafi