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Ricette in farmacia e nelle sale d'attesa. Il garante chiarisce: Non ci sono problemi se sono in busta chiusa

Il Garante, proprio per mettere fine a inutili allarmismi ha voluto spiegare che non ci sono problemi se si adottano determinati accorgimenti dettati dal buon senso


Il Garante della Privacy, in una lettera diretta al Presidente della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, ha voluto chiarire che le ricette mediche possono essere lasciate liberamente in farmacia o nelle sale d'attesa degli studi medici a patto che siano inserite in una busta chiusa.

Il Garante, proprio per mettere fine a inutili allarmismi ha voluto spiegare che non ci sono problemi se si adottano determinati accorgimenti dettati dal buon senso.
Ciò che va evitato è che si lascino ricette e certificati "alla portata di chiunque o persino incustodite, in vaschette poste sui banconi delle farmacie o sulle scrivanie degli studi medici".
In sostanza non c'è alcun bisogno di consegnare le ricette di persona ciò che conta è fare in modo di evitare che gli estranei possano venire a conoscenza di dati sensibili come quelli sanitari.
È per questo che l'accorgimento della consegna in busta chiusa può risolvere ogni problema specialmente nel caso in cui a ritirare i documenti sia una persona delegata dal paziente.
Insomma con un pò di buon senso, non è difficile rispettare la riservatezza.

Il Garante ha voluto anche precisare che la propria attività ispettiva non è affatto finalizzata ad un accanimento nei confronti dei medici di base ma è diretta solo a tutelare la riservatezza dei pazienti nell'intero settore sanitario partendo dai rischi connessi alle grandi banche dati sanitarie, al fascicolo sanitario elettronico e alla telemedicina.
Data: 21/11/2014 08:05:00
Autore: N.R.