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Quando la religione viene usata come strumento di potere politico



Poterereligioso e potere politico.


Se esaminiamo la questione sotto unprofilo meramente storico, dobbiamo innanzitutto rilevare che se vi èun aspetto “anomalo” nei rapporti tra Stato e Chiesa, questo ècostituito dalla attuale separazionetra le due entità (per vero, più auspicata che reale...) e nondalla loro simbiosi(o addirittura identità) che ne ha rappresentato la caratteristicafin dai tempi più lontani.

Daun lato, il potere politico ha tratto un efficace potenziamento dallaassociazione con i ministri della divinità, dall'altro, costoro hanno tratto rafforzamento dal ricorso al potere pubblico.E' un sodalizio atto a coltivare il potere a vantaggio dientrambi.

D'altronde, per entrambi, la finalità ècomunque una sola: dominare e controllare un gruppo sociale e non viè nulla di meglio della convergenza di questi due poteri per rafforzarlo ed amplificarlo.

Chi parla ad una collettività asserendodi esprimere la volontà di Dio, si pone automaticamente al disopra degli altri ed attribuisce alle proprie parole una valenzaultraterrena ed assoluta. Il gruppo sociale è necessitatoa riferirsi alla sua persona e non ad altri ed i suoi comandi, datala provenienza, appaiono indiscutibilie dotati di un potere superiore al consorzio umano.

La provenienza delle regole da Dio stessoè atta a creare un sistema di sottomissione, di obbedienza, digerarchia: i fedeli sono cittadini e viceversa.

L'Illuminismo, nel ribadire la supremaziadel sistema politico democratico, ha stigmatizzato ognicommistione con la religione, sottolineandone il diverso ambito dicompetenza: la sfera spirituale individuale che è sottratta, per suaessenza, all'ambito di influenza del potere pubblico.

L'essenza del problema è tutta qui.Pretendere che il proprio messaggio provenga da Dio, e sostenendo –ovviamente – che questo Dio è il solo, unico e vero(così da escludere preventivamente che altri si proponga conidentica “legittimazione”), significa implicitamente escluderealla radice ogni criticaed ogni dialettica di confrontocon altre proposizioni ed idee, che sarebbero semplicemente “umane”e come tali, per definizione erronee.

Sul piano sociale, ammettere che ilcontenuto del messaggio che proviene dal sé dicente ministro diDio abbia riguardo non alla vita spirituale, ma all'ordine deirapporti sociali, prepara e legittima la dittatura, cioè lapreminenza assoluta nel contesto sociale di una sola volontà. Unaassolutezza che implicitamente anche l'intolleranza verso l' opinionealtrui, automaticamente qualificata come “errore” ed escludecosì, con la democrazia, anche la base stessadell'eguaglianza umana.

Si tratta dunque di un atteggiamentoestremamente pericoloso per i diritti e le libertàindividuali, che verrebbero poste alla mercé di capi svincolati daogni controllo, al quale si sono sottratti pretestandosi portatoridella volontà divina.

Chidiscuterebbe con il Papa sulla verginità di Maria? Eglitroncherebbe ogni discussione asserendo di avere avuto la verità daDio. Quindi, o si cambia religione, o si accetta ciò che diviene –per ciò stesso – un “dogma” di fede.Se il Papa fosse capo dello Stato, la stessa valenza prenderebberotutte le sue esternazioni sulle regole socialida rispettare.

Naturalmente,tutti coloro che affermano di conoscere la volontà di Dio(nonché la sua natura ed essenza), e, graziea questa, veicolano regole di convivenza sociale,sono dei grossolani mistificatori che politicizzano la fedea proprio vantaggio. Sotto la maschera di speciali confidenti deldivino, vogliono solo imporre la loro volontà (ed i loro interessi)escludendo quella di tutti gli altri. Rifiutano – ovviamente –l'indagine razionale ed intellettuale. Il divieto di sostadiventerebbe un dogma di fede.Costoro pretendono di far penetrare lo spirito del Signore nellasocietà per farlo entrare nel suo sistema legale che, provenendo daLui, può esprimere senza contraddittorio qualunque regola. Insegnanoad obbedire, perché così vuoleDio e con questa pretesa volontà annullano, non solo la coscienzaindividuale, ma anche il pensiero autonomo ed ogni analisi critica.

Lepeggiori pagine della storia umana sono state scritte da chi sipresentava “in nome di Dio”, e sostenute perciò daun'assolutezza acritica totale che poneva, da una parte i “buoni”e dall'altra i “cattivi” per decreto. I massacratori delleCrociate innalzavano vessilli con la scritta “Deus lovult” (ma il dio Allah non erad'accordo...). I nazisti asserivano “Gott mit uns”.Guidarono lo sterminio degli aborigeni delle Canarie e delle Americhesacerdoti con la croce nelle mani, che incitavano a combattere ilMale, personificato da quegli “infedeli”.Induce orrore che questo credo mistico abbia come caratteristica discaricare sulle stesse vittime, colpevoli del loro “errore”, laresponsabilità morale delle sofferenze inflitte.

In questo campo, il nostro tempo assistead una impressionante regressione del livello di civiltà.

NegliStati Uniti (ma anche in Africa, America Latina ed Asia) è in attoun fenomeno rivoluzionario. “Un gruppo di religiosi... stalentamente smantellando le istituzioni democratiche per istituire unatirannia religiosa, trampolino di lancio per un fascismo americano” (C. HEDGES, Fascisti americani, Roma,2009, pag. 56. L'Autore ha vinto il premio Pulitzer nel 2002).

Insomma, va diffondendosi una setta, sédicente teocratica, che ricalca in parte il calvinismo e che ègeneralmente definita “dominionismo” dal passo dellaBibbia che assegna all'uomo il “dominio” su tutte le creature (Genesi. 1,26).

Questomovimento, che ricomprende le nuove confessioni evangeliche chedilagano in America Latina, riceve grossi finanziamenti da privati(grandi imprese) ed ha ottenuto generose sovvenzioni dal governoBush il quale, dopo aver cercato di istituire – non appena nominato- il “Ministero delle Iniziative di Natura religiosa”,poi bocciato dal Congresso, ha erogato un miliardo di dollari asostegno di programmi incentivanti la castità ed ha dirottato a favore del movimento il 12 per cento dei fondi destinatiall'assistenza sociale, attribuendo così a quest'ultima una improntaideologicamente orientata molto penalizzante per coloro che non lacondividono e che, come tali, ne restano esclusi. (Da notare che il78 per cento degli elettori di Bush jr.proveniva da questa setta).

Questogruppo controlla sei reti televisive (che trasmettono in tutto ilmondo) e circa 200 emittenti radiofoniche, tra cui la maggiore e notaè la Trinity Broadcasting Network, dallaquale il telepredicatore Hinn annuncia di essere stato in Paradiso,di parlare con Dio, di avere visioni celesti e, una volta malato ecostretto a letto, di essere guarito guardando la registrazione diuno dei suoi sermoni. (La Trinity, tral'altro, vanta un fatturato annuo di 170 milioni di dollari). Secondosondaggi accreditati, circa un terzodella popolazione americana aderisce a questa setta, che peraltro hagià preso il controllo dell'intero Partito Repubblicano ed annoverapersonalità in grado di influenzare Senato, Camera e Corti digiustizia (G. WILLS, Under God:Religion and AmericanPolitics, New York, 1990).

Gestisceinoltre scuole religiose e università (tra cui la RegentUniversity del nototelepredicatore Pat Robertson), ed esercita un intenso proselitismoricorrendo a sofisticate ed allettanti tecniche di richiamo, tra cuiparchi giochi ed eventi caratterizzati da impressionanti spettacolimultimediali, ricchi di effetti speciali, ed allietati da grandiosiconcerti rock, accompagnati da sermoni evocativi.

Questi raduni, stimolando l'emozionecollettiva della massa, esaltano un senso di appartenenza, suscitanoil calore del cameratismo, stimolano la solidarietà, rafforzano, nelgruppo, personalità incerte o deboli. Contrastano il senso diisolamento, l'incoerenza, la paura e l'incertezza, i sentimenti chedominano nella società industrializzata moderna.

In queste riunioni,carismatici predicatori, che predicano il creazionismo el'intolleranza verso gli infedeli, pronosticano il ritorno di Cristoin Terra a capo delle forze del Bene: un “esercitodella vendetta”che distruggerà le forze del Male e gli infedeli saranno divoratidai rapaci e gettati nello “stagnodi fuoco”,così come descritto nel libro dell'Apocalisse (20, 14). Contrarialla democrazia, sostengono che “nonvalgono le maggioranze, ma i principi giusti”.Gli uditori vengono convinti di aver bisogno di aiuto, delloroaiuto: in quanto essi parlano a nome di Dio, sono portatori di unaguida certa, indiscutibile e sicura.

Forniscono, a chi nemanca, di un senso al vivere, consolidato da una “chiamata allearmi” contro un nemico aggressivo ed opprimente (omosessuali,immigrati, liberali, musulmani, scienziati, sostenitori dei diritticivili, ed “umanisti secolari”). Ciò trasforma l'alienantebanalità quotidiana del modesto impiegato in una lotta epica di eroicontro il Male: “le persone forti siguadagneranno il Regno”.

Nell'insinuantemessaggio che trasmettono è dunque esplicitato, a nome di un Diocrudele e vendicatore, un invito alla violenza controtutti i non credenti, gli agnostici, i liberi pensatori e tutticoloro in genere che non aderiscono al movimento.

Ora, quando sisegnala l'esistenza di un nemico, si sparge della paura, conl'effetto di spingere il gregge alla coesione, di seguire il capo edi obbedirgli. Significa anche seminare una sensazione permanentedi crisi nella quale la violenza è resa lecita dalla presuntaaggressione del nemico. Ed è anche esaltata e benedetta dallapromessa che chi combatterà si guadagnerà “il Regno”. Di fatto, nel movimento proliferano numerosi gruppuscoli a carattereparamilitare, pronti alla chiamata.

Questi illusionistipredicano un improbabile “Vangelo della prosperità” secondo ilquale Gesù vorrebbe tutti ricchi, felici e contenti e, abbracciandotale credo, ciò diventerebbe di fatto possibile, (in realtà, Egliaveva detto: “E' più facile che un cammello passi per la crunadi un ago, piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli”...).

Questa allettantepromessa si innesta su un credo tratto dal richiamo letterale dialcuni passi della Bibbia, il cui senso viene però isolato edestrapolato dal contesto ed ai quali viene attribuita una valenzasemantica assoluta. Sono pagine e brani che esprimono odio,intolleranza ed addirittura ferocia e violenza contro il nemico. Veroè che nella Bibbia è anche scritto che la Terra è piatta ecircondata dalle acque, che venne creata nel 4004 a.C. (la scienzaindica in 13 miliardi e 700 milioni di anni l'età dell'universo), eche Dio il primo giorno creò la luce ed il sole al quarto. Comunque,nel libro dell'Apocalisse (16, 8) si legge che: “Il quartoangelo versò la sua coppa nel sole e così poté bruciare gli uominicol fuoco”. Dio, inoltre, va giù duro con gli Egizi: primatrasforma l'acqua del Nilo in sangue affinché soffrano la sete,poi manda sciami di locuste e mosche per torturarli; non pago, facadere dal cielo grandine e fuoco per distruggere raccolti ed alberied ordina che il primogenito di ogni famiglia egizia sia ucciso eche in ogni casa comunque vi sia un morto (Esodo: 11, 7 e 12, 30);per completare l'opera, ordina a Mosé di spogliare le case degliEgizi di tutti gli abiti, gioielli, oro e argento (Esodo: 12, 35).

Nel testo dellaBibbia si ammette la schiavitù ed il padrone può anchepercuotere lo schiavo senza pietà perché questi è “acquistodel suo denaro” (Esodo: 21, 21). I bambini checolpiscono o maledicono il genitore devono essere giustiziati(Esodo: 21, 15). Chiunque renda omaggio ad un altro Dio “saràsterminato” (Esodo: 22, 19). I bestemmiatori saranno uccisi(Levitico: 24, 16). Se un uomo è geloso, farà bere “acquaamara” alla moglie e, se questa muore, vuol dire che eracolpevole (Numeri: 5, 11). Le donne, che debbono stare in casa e nonlavorare, non hanno diritti e sono subordinate all'uomo e questipotrà vendere le figlie come concubine. Dovrà esserecomminata la pena di morte, oltreché per omicidio, stupro esequestro, anche per adulterio, blasfemia, omosessualità,astrologia, incesto, e (solo per le ragazze) in caso di rapportiprematrimoniali. Nel libro dell'Apocalisse, in particolare, èdescritta (con toni da Grand Guignol) una feroce e sanguinosabattaglia contro l'esercito del Male fino alla finale e completadistruzione dei miscredenti, con il concorso finale degli uccellirapaci, che mangeranno “le carni dei re, dei capitani, deicavalieri, dei cavalli e di tutti gli uomini”.

In effetti, dunque,fanatismo, violenza e prevaricazione sono piuttosto frequenti neltesto biblico, che esecra e condanna senza appello i non credenti,nettamente distinti dai credenti. Comunque, vi sono anche passi deiVangeli nei quali Cristo insegna compassione e tolleranza, maquesti vengono ignorati al pari di altre prescrizioni, di elevatolivello morale.

Predicando comeverità assolute l'odio, l'intolleranza e la violenza,affiancate alla obbedienza cieca ai capi, questi novelli profetipreparano l'avvento di una società tirannica e violenta, oppressivadei diritti individuali, delle donne, delle famiglie, dellaassistenza sociale e dei sindacati, della giustizia e della libertàindividuale. Auspicano una società nella quale chi contesta ilpotere è un peccatore, un reietto: nessuno può criticare leregole imposte nel nome di Dio. L'assolutezza del precetto religiosoè utilizzata per conferire assolutezza al comando civile. Frutto diuna ricerca ossessiva del potere, è un disegno assai pericolosoanche nel consorzio internazionale.

Inutile sottolineareche il messaggio diffuso è fortemente mistificatorio. Nonsolo il dubbio e la fede non sono incompatibili, ma la religioneappartiene esclusivamente alla sfera del privato e nessuno puòtrasferirla a base di un sistema politico.

Premesso poi, chenessuno può avere il monopoliodella santità, costoro sono in realtà privi di qualsiasilegittimazione religiosa: il movimento è chiaramente edesclusivamente politico emira al controllo del sistema statale.La questione centrale non è la salvezza personale, ma la presadel potere.

Richiamarsia regole “divine” da applicare al modello della societàè un modo perescludere l'esistenza stessa di altri modi possibili di essere e divivere. E' un mezzoper rifiutare quella indagine razionale ed intellettuale. Quellaindagine che li annullerebbe.

E' ancora dasottolineare che il credo predicato è fortemente mirato al potereeconomico, che viene a costituire la trasposizione in terminidi fede dei principi economico-sociali di massimo favore per leimprese. Non a caso, tra i maggiori finanziatori del movimentotroviamo grandi imprese come Pepsi, Amtrak, Val Mart e la fondazioneRockefeller ( già nota per i finanziamenti ai “missionari”evangelici sparsi nell'America del Sud.

Le sacre scritturesono state manipolate e ne è stato tratto un nuovo Dio delcapitalismo così da poter assegnare fondamento e motivazionispirituali a quest'ultimo. Libertà significa che colui chedispone del potere può dominare sul più debole. Losfruttamento e l'abuso dell'uomo, secondo la lettura dei testi sacri fornita da costoro, è una cosa giusta.

Si è così ottenuta,per qualcuno, la perfetta quadratura del cerchio: una società sottoposta al dominio assoluto dei principi capitalistici, con lalegalizzazione sacralizzata dello sfruttamento del lavoro, privato diogni suo diritto e sottoposto alle disposizioni “divine”provenienti dai vertici governativi, “illuminati” dalla volontàdi Dio.

La stessa insistenzasul creazionismo, fa parte di un progetto inteso a svalutare lascienza e, con gli scienziati, tutti coloro che usano la ragione eche cercano di costruirsi un giudizio basandosi sul metodoscientifico, cioè sull'osservazione dei fenomeni e lavorandointellettualmente con i codici della logica (instaurata da Platone),basati sul principio di non contraddizione e sul principio dicausalità.

In proposito, èsignificativa la stretta alleanza che il movimento in questione hainstaurato con la destra ebraica. Nei festival dei messianicicristiani, ampi spazi vengono riservati ad oratori ebrei rigidamenteconservatori, nonché ad alti militari di Israele, che interpretanoil conflitto contro i musulmani inserendolo nel contesto biblico (ilpopolo ebraico è vittima di una persecuzione). Standsufficiali sono riservati al Ministero del Turismo israeliano ed altriesibiscono cimeli dell'Intifada, come un autobus fattoesplodere da un suicida palestinese.

Una simbiosiideologicamente contraddittoria, poiché i messianici dominionistipredicano l'uccisione e la distruzione finale degli ebrei nonconvertiti. Che questa incompatibilità esista, ma siaufficiosamente ignorata, significa che le vere motivazioni chemuovono entrambi gli schieramenti, sono quelle condivisee che vanno ben al di là del mero richiamo biblico. La comunefinalità è il dominio sociale: l'apoteosi del poterepolitico con il connesso impero del denaro, ad un tempo,strumento e fine .

Una prima riflessionefinale induce a sottolineare che la diffusione degli evangelici sfrutta con sottile acume il mediocre livello culturale dellemasse americane (e di altre zone povere e depresse del mondo).

Il diffuso senso diisolamento indotto nella gente comune dal modo di vivere generatodallo stesso sistema capitalistico, che ha disgregato il senso dellacomunità e che si nutre dell'incertezza e delle difficoltà cheattanagliano la maggioranza delle persone, specie nei momenti dicrisi economica, è il brodo di coltura nel quale è coltivato ilfantasma di un sospirato benessere elargito dalla divinità.

Una angoscia delfuturo che paradossalmente (ma non troppo) è aggravata dallageneralizzata riduzione dei programmi sociali. Di tutte questeproblematiche la destra cristiana incolpa il sistemapolitico-culturale in essere, non illuminato dal messaggio divino.Una società che vive nel peccato, nel disordine e nel caos, doveregna una disgregazione morale, evidenziata dalla diffusione dellaomosessualità e dell'aborto. Un teorema che può fare presa sullementi semplici e non coltivate di persone chiuse nella tenaglia dellenecessità primarie quotidiane ed abbandonate a loro stesse dal sistema sociale.

E' anche in relazionea ciò che guardiamo con profonda preoccupazione allo smantellamentodel sistema scolastico pubblico (il solo che garantisca uninsegnamento libero), all'abbassamento dell'età per la scuoladell'obbligo, alla riduzione dei fondi per la ricerca, allariduzione dei docenti, alla modifica dei programmi e dei metodi diinsegnamento, alla nuova ideologia per la quale la scuola devepreparare al lavoro.

Occorre ribadire checompito dell'istruzione non è predisporre materiale umano per leimprese, bensì forgiare degli uomini consapevoli, deicittadini in grado di dotarsi di un giudizio critico. L'uomocolto è assai più difficile da manipolare ed è assai meno dispostoad assorbire tutto ciò che una pur abile propaganda puòpropinargli.

Inoltre, a marginedegli eventi sopra esposti, sollevano inquietudine l'accenno diRatzinger ai “principi non negoziabili” e le incursionidelle gerarchie ecclesiastiche nel campo della legislazione civile.E' infatti inevitabile non rilevare in tutto ciò degli echipreoccupanti con le commistioni tra potere religioso e politico, chetipizzano i movimenti evangelici.

Una secondariflessione non può prescindere dai contenuti.

In tutto il mondosono state recensite più di 4 mila confessioni religiose. Poiché laverità è per definizione una sola, ciò significa che, in questocampo, non esiste una verità dimostrabile. Non è possibile provarerazionalmente né che Dio esiste, né che non esiste e, tanto meno,affermare che uno di essi è vero e gli altri falsi, ovverodescriverne tipo, volontà e caratteristiche.

Nulla vi è di piùselvaggio e barbaro che affermare che il proprio Dio è quellogiusto e, come tale, cercare di imporlo ad altri che adoranodivinità definite false. Mentre la scienza, che si basa sullaragione, è universale, ed esiste una sola fisica, un'unicamatematica, e così via, la religione è relativa, cioè legata alletradizioni ed alla cultura di ogni popolo. E se non si può daredimostrazione di Dio, coloro che asseriscono di parlare in suo nome evece sono dei manipolatori che carpiscono la buona fede delle personesemplici, sfruttandone il bisogno di speranza.

Per questo, lareligione si basa sulla fede. E la fede ci dice che nonpossiamo sapere, che non potremo mai sapere. La fede, che puòessere indotta o spontanea, appartiene alla sfera delleemozioni e costituisce una formidabile e salutare risorsa delgenere umano, (l'unico consapevole della fragilità e temporaneitàdella sua esistenza), per contrastare la paura della morte, ladepressione, la solitudine, il fallimento, le frustrazioni, che fannoparte della vita di tutti i giorni (e possono interferirenegativamente con la condizione psichica individuale), coniugandolacon la speranza, legata ad un Essere che tutto può, ancheconcedere un sollievo alla sofferenza.

Più in là, allamente umana non è consentito di andare e questo limite insuperabileè alla base dei sentimenti di tolleranza e accettazione dellacultura e della religione altrui che costituiscono il fondamentodella convivenza civile.




Data: 21/06/2015 23:00:00
Autore: Angelo Casella