Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianit� di grado United Lawyers for Freedom � ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom � ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom � ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Liberi professionisti e obbligo del POS



Di Laura Tirloni - Dal 30 giugno diquest'anno, il terminale POS è entrato di diritto a far parte delledotazioni elettroniche comunemente utilizzate dagli studiprofessionali, con conseguenti oneri per i professionisti, che siritrovano con l'obbligo di accettare pagamenti “anche” per viatelematica, in particolare con carte bancomat. Tale obbligo è statointrodotto dall'art. 15, comma 4, del Decreto Legge del 18 ottobre2012 n. 179, con data di decorrenza al 1° gennaio del 2014.

In seguito, conDecreto Legge 30 dicembre 2013 n.150, convertito con modificazionidalla Legge27 febbraio 2014 n. 15, “alfine di consentire alla platea dei professionisti interessati diadeguarsi all'obbligo di dotarsi di strumenti per i pagamentimediante carta di debito (POS)”,tale termine è stato appunto posticipato al 30 giugno 2014.

Il Decreto hadefinito l'accettazione delle carte da parte dei professionisti qualestrumento di pagamento delle prestazioni fornite, circoscrivendo taleobbligo, in sede di prima applicazione, a quei pagamenti che superano i 30 euro e ai liberi professionisti che nell'annoprecedente hanno dichiarato più di 200.000 euro di fatturato.

Ad oggi è venutomeno il limite di fatturato (art. 2 - comma 2 - del decreto delloscorso gennaio), ciò significa che tutti i professionisti sonochiamati a rispettare tale obbligo, resta invece in vigore la sogliadi spesa minima di 30 euro.

Comeera prevedibile, non sono mancate le proteste da parte ditutte le categorie professionali, che hanno voluto sottolineare ilcarattere vessatorio di tale legge, che obbliga tutti gliinteressati, indistintamente, a sostenere costi il più delle voltespropositati rispetto al numero di transazioni mediamente effettuate.

Lo scopo alla base ditale misura è quello di limitare sempre più l'uso del contante e,quindi, l'evasione fiscale. Senza dubbio, la tracciabilità deipagamenti assicurata dal POS, potrebbe rappresentare un utilemodalità per rendere visibile al fisco ogni spostamento di denaro,ma è anche vero che esistono strumenti alternativi che potrebberopermettere di raggiungere lo stesso fine, ma con spese piùcontenute, come ad esempio il bonifico bancario o l'assegno.

Bisogna inoltreaggiungere che la norma prevede che il tipo di pagamento siastabilito tramite accordo tra le parti e quindi, il professionistapotrebbe stabilire con i propri clienti modalità di pagamentoalternative, che renderebbero le spese per il canone periodicodell'apparecchiatura POS ancora più ingiustificate.

In seguito, ilsottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, rispondendoall'interrogazione dell'onorevole Marco Causi, in CommissioneFinanze alla Camera, ha fugato ogni dubbio rispetto alla possibilitàche vengano applicate sanzioni ai professionisti e alle imprese chenon volessero adeguarsi alle suddette disposizioni, le qualistabiliscono un onere e non un obbligo in termini giuridici. Ilprofessionista che non consenta al cliente che dovesse farnerichiesta, di pagare con bancomat, non rischia dunque alcuna sanzionee il cliente sarà tenuto ad utilizzare la modalità di pagamentoprevista dal professionista.

Data: 18/07/2014 14:30:00
Autore: Laura Tirloni