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Separazione: i figli e la sindrome da alienazione parentale



Di Laura Tirloni - Lasindrome daalienazione parentale (PAS)è un disagio psicologico che coinvolge non pochi bambini italianialle prese con la separazione dei genitori giàa partire dal terzo anno di vita, e che può esprimersi attraversouna serie di manifestazioni di tipo caratteriale, comportamentale,motivazionale, e con mutamenti nelle abitudini e nel rendimentoscolastico. Sipuò infatti assistere a cambiamenti, talvolta anche repentini, nelleabitudini del sonno, nell'alimentazione, nel carattere (con chiusura,paura, timidezza, esibizionismo, reattività, sfida del rischio); amutamenti nel comportamento, nelle modalità di reagire alle variesituazioni di vita e nel rapportarsi agli altri; a labilità dellamotivazione, con incostanza ed incertezza degli obiettivi.

Dopola separazione e l'allontanamento di uno dei genitori (spesso ilpadre), i figli possono attraversare un lungopercorso di delusioni e sofferenze che copre l'intero periododell'età evolutiva, e poi tende ad attenuarsi, ma non prima diaver lasciato un segno nel carattere del bambino e futuro adulto enel suo modo di approcciarsi al lavoro, alla famiglia e alla società.

L'aspettoche sembra avere maggiore impatto sulla psiche del bambino non ètanto l'allontanamento fisico del genitore (che ad esempio puòessere ben tollerato se legato ad impegni lavorativi) maquello riconducibile ad elementi di marcata conflittualità,incomprensione, freddezza, indifferenza e via dicendo.

Ilfiglio si ritrova dunque a convivere con uno dei due genitori e tutto ilsuo carico di dolore, rabbia e frustrazione. Dopo la separazione, lasituazione inevitabilmente cambia, sia sul piano affettivo, cheeconomico, abitativo, relazionale e progettuale, esponendo ilfanciullo a sperimentare inevitabili vissuti di incertezza. Ilbambino, in quanto tale, si ritroverà afare capricci, a rifiutarsi di seguire le indicazioni, a infrangerele regole, ma tutto ciò avverrà all'interno di un contesto emotivo epsicologico già di per sé messo a dura prova dall'esperienza diseparazione e questo può condurre il genitore a reagire con modalitàdel tutto inadeguate rispetto alla sua volontà e alle sueintenzioni. L'atteggiamento più dannoso sono senza dubbio gliatti di discredito di un genitore nei confronti dell'altro,quando questo avviene in presenza del bambino, che, ovviamente nondovrebbe mai sentirsi chiamato ad allearsi con una delle due parti.

Ilpiccolo, inoltre, inizia a fare caso a tutti gli incontri, anche seoccasionali, della madre con altri uomini e del padre con altredonne, immaginandosi un tradimento e una sostituzione affettiva cheelimini totalmente l'altro genitore. Cosa peggiore, può nascerenel bambino un senso di colpa legato alla sensazione di poter essereegli stesso la causa della separazione dei genitori o di non esserestato in grado di “salvarli”

Indefinitiva, la disgregazione di un nucleo familiare con laconseguente separazione dei genitori è un evento di per sé doloroso,ma che può condurre i bambini a sviluppare la sindrome daalienazione parentale qualora i genitori siano troppo coinvolti nelleloro personali battaglie da non accorgersi del danno psicologico chestanno producendo nei loro figli, che invece, andrebbero sempre tutelati e protetti. Il ruolo dell'avvocato, in questicasi, può essere sicuramente quello di intervenire per ridurre laconflittualità di coppia ed eventualmente per indirizzareprecocemente gli ex coniugi verso figure psicologiche in grado diaccompagnarli e sostenerli in questo difficile percorso.



Data: 16/04/2014 10:20:00
Autore: Laura Tirloni