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Casa coniugale concessa in comodato dai genitori al figlio e successiva separazione di questo dal coniuge: che fare?



Avv. Silvia Delcuratolo

Se i genitori concedono un appartamento in comodato gratuito al proprio figlio che sta per sposarsi, a chi spetta l'appartamento se il figlio si separa dal coniuge?
Questa domanda è molto frequente, atteso che la casa coniugale spesso viene concessa gratuitamente in comodato da una delle famiglie di origine al proprio figlio che si sposa.
Talvolta viene stipulato un apposito contratto di comodato, ma solitamente vi è soltanto l'intesa verbale di fornire l'appartamento per la vita familiare dei futuri sposi.
Tuttavia, i problemi sorgono quando il figlio si separa; ci si chiede, infatti, se la casa debba ritornare ai legittimi proprietari oppure se debba rimanere al genero o alla nuora con i figli.
Mentre se non vi sono figli la questione non si pone perché la casa spetta ai legittimi proprietari, in presenza di figli la casa coniugale viene assegnata, proprio nell'interesse dei figli, al coniuge con cui questi abitano (di solito, la madre), anche se la casa è di proprietà dei suoceri!
Infatti, se la casa viene data a titolo di comodato d'uso, ossia finalizzato all'uso della famiglia, non si potrà pretendere la restituzione in caso di separazione e di sussistenza di nipoti.
La Cassazione a Sezione Unite si è già pronunciata sul punto, ma la questione, essendo molto dibattuta ed oggetto tuttora di varie e diverse interpretazioni, e' stata riportata nuovamente davanti alla Cassazione a Sezione Unite, che presto si pronuncerà sul punto.
In realtà, il problema può essere unicamente risolto analizzando, nel singolo caso concreto, la causa che sottende il contratto di comodato stipulato. Pertanto, se si dimostra che quel comodato era stato inteso dalle parti quale attribuzione temporanea dell'uso dell'immobile, il bene non potrà essere gravato da un diritto di assegnazione a favore del coniuge con cui abitano i figli; se, viceversa, si dimostra che quel comodato era funzionale, cioè che l'appartamento era destinato alla famiglia, alla sua formazione e al suo evolversi, non potrà in caso di separazione chiedersene la restituzione se ci sono figli che continuano a vivere in quel bene con uno dei due genitori.
In attesa di una pronuncia definitiva delle Sezioni Unite della Cassazione sul punto, è sempre consigliabile stipulare per iscritto il contratto di comodato, indicandone la causale (cioè a che titolo la casa viene concessa in comodato al proprio figlio), in modo da tutelare al meglio i propri interessi.

Data: 13/03/2014 12:00:00
Autore: Avv. Silvia Delcuratolo