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Libero convincimento del giudice e condanna di innocenti: le linee guida psicoforensi tra errore giudiziale e metodologia di valutazione della prova



di Licia Albertazzi - E' possibile intervenirein modo sistematico sulle modalità organizzative processualial fine di ridurre al minimo il margine di errore giudizialeproprio di ciascun sistema giuridico? Nel processo penale, inparticolare, la risposta è sicuramente sì. La psicologia giuridica,forense e investigativa, tra gli altri, ha proprio l'obiettivo diintervenire sul procedimento logico adottato dal giudice –dall'introduzione delle prove nel processo penale alla valutazionedelle stesse – al fine di migliorarne coerenza ed efficacia, inun'ottica di giustizia.

Il movimento si èoriginato negli Stati Uniti nel 1992 attraverso la costituzione diun'organizzazione, la Innocence Project, il quale ha lo scopodi far emergere, attraverso l'impiego delle analisi del DNA,l'innocenza di alcuni individui ingiustamente condannati. Talepratica ha permesso di far emergere un numero sconcertante di errorigiudiziari e si è diffusa in tutto il mondo. La scienzapsicoforense, attraverso il riesame dei processi giudizialidecisionali e l'individuazione di punti di criticità tali da renderefondata un'obiezione circa la reale giustizia processuale (si pensial condizionamento mentale dei testimoni, dunque a riconoscimentierrati; alle condotte fraudolente dei soggetti della pubblica accusa;nonché all'imperizia e all'incompetenza degli avvocati della difesa)ha lo scopo di far emergere errori legali che prescindono la personadel giudice per radicarsi, più in generale, nell'intero sistemaforense italiano. Scopo ultimo della scienza psicoforense è quindievitare fenomeni di distorsione della volontà giudiziale.


L'interventointerpretativo della giurisprudenza in situazioni di vuoto normativoe l'affidarsi esclusivo a massime di esperienza rischiano di tradursiin un indebito arbitrio, condizione per nulla accettabile in unsistema giuridico garantito da specifiche cautele costituzionali.Occorre trasformare il libero convincimento del giudice dapotere sottile e privo di limitazioni a istituto previsto a garanziadel singolo individuo, giudicato secondo la legge penale. La ricercaè estesa altresì alle prove del processo penale, in particolarealla valutazione soggettiva di un elemento a spiccata portataoggettiva (si pensi ad una rilevazione di DNA o alla valutazione didichiarazioni rese da testimoni oculari) nonché alla ricostruzionedel fatto storico, scevro da qualsiasi tipo di interferenzaemotiva. Altra questione di notevole interesse, affrontata inquesto scritto, è la valutazione dell'imputabilità e dellapericolosità sociale del soggetto interessato: tale stima deveessere eseguita sicuramente sulla base di elementi oggettivi, qualiprecisi parametri clinici, nonché sulla base di perizie in grado diconfermare o meno la capacità di intendere e di volere del soggetto.


L'intero lavoro è basatosulla circostanza che, oggi, numerosi e inaccettabili sono ancora icasi di ingiuste detenzioni, errori giudiziali e di valutazione, conconseguente lesione dei diritti fondamentali della persona ed ilcorrelato esborso economico posto a carico dello Stato, a titolo diequa riparazione. L'elaborato è il frutto conclusionale delcongresso “La condanna dell'innocente, l'assoluzione delcolpevole. Cause e rimedi nella prospettiva psicoforense”tenutosi a Milano nel Novembre 2013.

Data: 03/03/2014 12:20:00
Autore: Licia Albertazzi