Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Cassazione: maltrattamenti in famiglia non determinano pericolosità sociale dello straniero ai fini dell'espulsione



di Marco Massavelli - Cortedi Cassazione Civile, sezione VI, sentenza n. 21796 del 24 settembre 2013. Lacommissione di attidi violenza familiare,qualificabili come maltrattamenti in famiglia, non possono essereautomaticamente ricondotti a ipotesi di pericolosità socialeconclamata, qualora non si enuclei, dall'imputazione e dai suoi esitiprocessuali, unquadro di elementiche siano eloquenti circa la predetta pericolosità, desumibili davalutazioni tratte dalla concretezza degli episodi e dallapersonalità complessiva dello straniero. E' il principio stabilitodalla Corte di Cassazione Civile, con la sentenza 24 settembre 2013,n. 21796, chiamata a pronunciarsi in materia di espulsione dellostraniero.

Lavalutazione da compiere in sede di accertamento delle condizionidell'espulsione non può essere svolta esclusivamente alla luce dellagravitàintrinseca dell'illecitopenale ascrivibile al cittadino straniero e del suo livello dioffensività verso i destinatari ma perché costituente un potenzialeindicatore di pericolosità sociale intesa come rivolta verso lacollettività. La natura del reato, per la sua univoca direzioneoffensiva, non è idoneo a sostenere una valutazione di pericolositàsociale, essendo necessario indicare altri elementi di fatto, trattinon solo dalle concrete modalità di esecuzione dell'illecito,comunque del tutto omesse, ma soprattutto dal quadro complessivo edattuale della personalità del cittadino straniero, desumibile daicomportamenti in ambito lavorativo e sociale. Nelcaso trattato, la Suprema Corte ha ritenuto illegittima l'espulsionedello straniero solo perché condannato per maltrattamenti a dannodella moglie. LaCorte di Cassazione ha precisato che per poter effettuare unacorretta valutazione della legittimità dell'espulsione dellostraniero, preceduta dalla misura cautelare dell'allontanamentodalla casa familiare, è necessario esaminarei seguenti profili: