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Contribuenti.it: allarme usura. Carlomagno: sospensione riscossione imposte nei confronti di vittime di usura

'”La crisi economica, l'aggressione al patrimonio familiare da parte delle esattorie, il proliferare del pagamento delle tasse a rate, la impossibilità di accesso al credito bancario, la crescita dei giochi d'azzardo legalizzati ed il boom delle carte di credito revolving, con tassi del 25,92% stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese nelle mani di spregiudicati usurai”. Con queste parole, l'associazione dei contribuenti italiani, attraverso la voce del suo presidente, Vittorio Carlomagno, ha lanciato l'allarme usura: secondo i dati raccolti dallo Sportello Antiusura dell'associazione, il sovra indebitamento delle famiglie in Italia, nei primi 2 mesi del 2011, è cresciuto del 165,8%, rispetto allo stesso periodo del 2010 e l'usura è aumentata del 116,3%”. I dati sono stati diffusi a Genova durante il convegno “Usura e fisco e riscossioni tributi” e saranno pubblicati sul magazine Contribuenti.it, la rivista dell'associazione che si batte per la tutela dei contribuenti, monitorando il fenomeno usura costantemente. “Al primo posto delle regioni maggiormente esposte all'usura – ha continuato Vittorio Carlomagno – troviamo la Campania, Liguria, Valle d'Aosta, Toscana, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Puglia, Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Lazio, Liguria, Friuli V-Giulia, Umbria, Trentino-A.Adige, Sardegna, Basilicata, Marche e Molise”.I dati parlano di più di due milioni di famiglia italiane e altrettante piccole imprese a rischio usura: “il debito medio delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 35.200 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 54.600 euro”.È sulla base di questa drammatica situazione che contribuenti.it ha chiesto al governo “la sospensione della riscossione delle imposte nei confronti di tutti coloro che sono assistiti dalle Fondazioni Antiusura e di quelli che hanno perso di recente il posto di lavoro, di bloccare il gioco di azzardo legalizzato in tutti i luoghi pubblici e, soprattutto, di riformare urgentemente il fisco, accorpando la funzione di accertamento e riscossione in testa ad un unico soggetto pubblico, che si qualifichi per trasparenza equità ed imparzialità, abbandonando per sempre la logica del profitto”. Data: 28/03/2011 10:00:00
Autore: Luisa Foti