Napolitano: celebrare 25 aprile in segno di rifiuto di ogni forma di sopraffazione
Nel suo discorso agli esponenti delle
Associazioni Combattentistiche e d'Arma, il Presidente Napolitano, ha voluto sottolineare il significato solenne della ricorrenza del 25 aprile."Proprio a Genova - spiega il Presidente - lo scorso anno celebrando il 25 aprile, misi in evidenza l'apporto essenziale alla liberazione d'Italia che garantirono non solo le formazioni partigiane, ma anche i militari, chiamati a durissime prove già all'indomani dell'armistizio. Mi riferisco ai tantissimi ufficiali, sottufficiali e soldati che combatterono contro i tedeschi o che si unirono ai partigiani ; alle centinaia di migliaia di militari italiani che, con i civili, furono deportati ed internati nei lager nazisti". Napolitano ricorda anche le rinate "Forze Armate italiane – unitesi agli eserciti alleati dapprima con il 1° Raggruppamento motorizzato italiano e successivamente con il Corpo Italiano di Liberazione – che domani ricorderemo presso il Sacrario militare di Montelungo, celebrando il 64° anniversario del 25 aprile 1945".Il ricordo di quegli avvenimenti deve costituire per noi tutti un insegnamento: "il rifiuto di ogni forma di sopraffazione e di violenza e, di conseguenza, il ripudio dell'indifferenza e dell'ignavia di fronte all'offesa della dignità dei popoli, ovunque e comunque si compia".Anche per questo, conclude il Presidente, "non possiamo assistere inerti ai conflitti che lacerano tante regioni del mondo ed investono aree ed interessi cruciali per lo sviluppo dell'umanità [...] La grave crisi
finanziaria ed economica in atto accentua e rende più pressante l'esigenza di costruire un nuovo e più efficace sistema di governance globale, che abbia una delle sue componenti fondamentali proprio nel consolidamento e nella garanzia della sicurezza internazionale".
Data: 25/04/2009 11:24:00
Autore: Roberto Cataldi