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Cassazione: sì all'accertamento induttivo se azienda paga in contanti

La Quinta Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 19902/2008) ha stabilito che è consentito l'accertamento induttivo nei confronti di un'azienda che, nonostante non abbia disponibilità di cassa, paga sempre in contanti.I Giudici di Piazza Cavour hanno precisato che "la legittimità della utilizzazione, da parte dell'Amministrazione finanziaria, di tali elementi presuntivi di una disponibilità finanziaria è pienamente legittima e logicamente fondata sul fatto della erogazione di somme, con finalità estintive di debitorie, non avente base contabile".La Corte ha poi aggiunto che ove si versi "dinanzi a un complesso di elementi dimostrativi della disponibilità di somme non contabilizzate da parte dell'impresa, ossia di una contabilità non corrispondente alle reali movimentazioni finanziarie svolte dalla società, è legittima la presunzione dell'esistenza di disponibilità di ricchezza, come tale imponibile, più ampia e consistente di quella dichiarata, attesa la mancanza d'una dimostrazione della diversa allegazione svolta della contribuente, riguardante il presunto versamento del contante da parte dei soci (o dell'amministratore) in via temporanea e salvo restituzione". Data: 31/07/2008 01:00:00
Autore: Cristina Matricardi