Compensi avvocati: come si dividono quando la difesa è plurima
Compensi avvocati: la regola generale
Quando una parte decide di farsi assistere da più avvocati durante il procedimento, ogni professionista può chiedere il compenso esclusivamente per le attività che ha svolto in prima persona. Il rapporto è quindi individuale: ciò che non è stato fatto direttamente dal singolo difensore non può essere remunerato in suo favore.
Una sola parcella e il problema della sostituzione
La Corte di cassazione, con l'ordinanza n. 31548/2025, precisa che il diritto all'onorario può venire meno solo in un caso specifico:
se si presenta un'unica parcella senza distinguere le prestazioni rese da ciascun avvocato e risulta chiaramente che i difensori si sono sostituiti a vicenda nelle singole attività.
In questo scenario, l'assenza di una puntuale indicazione degli atti svolti da ciascuno rende impossibile attribuire e quantificare correttamente i compensi.
Il principio affermato dalla Cassazione
La Corte afferma che la limitazione del compenso per un singolo difensore è possibile solo se viene dimostrato che questi ha partecipato in modo parziale all'attività professionale per cui chiede il pagamento.
Se invece l'avvocato prova il proprio contributo effettivo alla difesa, spetta al giudice determinare l'importo dovuto, attenendosi ai parametri previsti dal Dm 55/2014, articolo 4, comma 1, e valutando l'impegno realmente profuso.
Data: 09/12/2025 06:00:00Autore: Redazione