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Invalidità civile: decreto di omologa e revisione

Se il CTU non indica una data nel decreto di omologa, che succede? Ecco cosa fare



L'articolo in questione affronta la realtà per coloro che beneficiano di prestazioni di invalidità civile: la possibilità di essere convocati a visita di revisione da parte dell'INPS anche quando il decreto di omologa non indica una data specifica per tale revisione. Analizzeremo le ragioni di questa eventualità e le azioni che un cittadino può intraprendere in questa situazione, cercando di fornire una spiegazione chiara e logica.

Convocazione a revisione INPS in assenza di data nel decreto di omologa

È fondamentale comprendere che l'assenza di una data di revisione esplicita nel decreto di omologa non preclude automaticamente la possibilità che l'INPS disponga un accertamento medico volto a verificare la persistenza delle condizioni di invalidità che hanno portato al riconoscimento del beneficio. Il decreto di omologa, emesso dal tribunale al termine di un procedimento giudiziario per il riconoscimento dell'invalidità, spesso si basa sulle risultanze della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) redatta da un medico legale.

Possibili ragioni della convocazione a revisione

L'INPS può avviare un procedimento di revisione in assenza di una data specifica nel decreto di omologa per diverse motivazioni, come indicato chiaramente nelle fonti:

Cosa fare in caso di convocazione a revisione senza data nel decreto

Di fronte a una convocazione a visita di revisione da parte dell'INPS in assenza di una data specifica nel decreto di omologa, è fondamentale seguire alcuni passi per comprendere la situazione e tutelare i propri diritti:

  1. Verificare la CTU: La prima azione consigliata è quella di richiedere una copia della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) al proprio avvocato che ha seguito la causa o direttamente al tribunale. Come accennato, la data di revisione potrebbe essere indicata in questo documento anche se non compare nel decreto di omologa. La presa visione della CTU permette di chiarire se una scadenza per la revisione era stata effettivamente stabilita dal medico legale.
  2. Richiedere Chiarimenti all'INPS: È opportuno contattare direttamente l'INPS per chiedere spiegazioni dettagliate sul motivo della convocazione a revisione, soprattutto in assenza di una data nel decreto di omologa. Al momento del contatto, è utile avere a portata di mano il proprio numero di pratica e una copia del decreto di omologa, in modo da poter fornire all'INPS tutte le informazioni necessarie per rispondere in modo preciso. L'INPS dovrebbe essere in grado di indicare la specifica ragione che ha portato alla convocazione, ad esempio se si tratta di una revisione straordinaria, di una verifica a campione o di un adempimento a nuovi obblighi normativi.
  3. Consultare un Legale o un Patronato: Se si ritiene che la convocazione a revisione sia in qualche modo illegittima o non giustificata dall'assenza di una specifica indicazione nel decreto e dall'esito della verifica della CTU, è consigliabile rivolgersi al proprio avvocato o a un patronato. Questi professionisti potranno valutare la situazione specifica, fornire una consulenza legale appropriata e indicare le azioni più opportune da intraprendere per tutelare i propri diritti.

Conclusioni

L'assenza di una data di revisione nel decreto di omologa non esclude la possibilità di essere convocati a visita dall'INPS. Le ragioni possono essere diverse, dalla presenza di una data nella CTU a revisioni straordinarie, verifiche a campione o aggiornamenti normativi. È fondamentale attivarsi per comprendere il motivo specifico della convocazione, verificando la CTU e richiedendo chiarimenti all'INPS, e, se necessario, consultare un legale o un patronato per una valutazione più approfondita della situazione.

Comprendere le motivazioni alla base della convocazione permette al beneficiario di affrontare la situazione in modo più consapevole e di tutelare al meglio i propri diritti.

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Data: 01/06/2025 06:00:00
Autore: Diego Marra