Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Cassazione: responsabile di omicidio il medico che si discosta dalle linee guida

Per la Cassazione, è corretta la condanna della dottoressa per omicidio colposo cagionato da imperizia e colpa grave


Omicidio colposo per il medico negligente

Responsabile del reato di omicidio colposo la dottoressa che:

Colpa grave discostarsi dalle linee guida

La sentenza è di particolare interesse per la motivazione sulla imperizia e sul grado della colpa della dottoressa. La Cassazione infatti, seguendo e approvando il ragionamento della Corte di merito, rileva che l'imperizia e la negligenza che hanno condotto alla condanna della dottoressa non possono certo ritenersi di grado lieve.

Giurisprudenza di legittimità oramai consolidata afferma che: "nel giudizio sulla gravità della colpa, intesa quale "deviazione ragguardevole rispetto all'agire appropriato, rispetto al parametro dato dal complesso delle raccomandazioni contenute nelle linee guida di riferimento deve tenersi conto delle specifiche condizioni del soggetto agente, del suo grado di specializzazione, della situazione specifica in cui si è trovato ad operare e della natura della regola cautelare violata"

Nel caso di specie, evidenzia la Cassazione "i giudici di merito hanno valutato la posizione dell'imputata e i profili di c.d. personalizzazione del rimprovero: in ragione dell'esercizio della professione all'interno di struttura per neurolesi (la dottoressa) non poteva ignorare le linee guida che nel caso concreto dovevano essere scrupolosamente osservate proprio per le condizioni specifiche del paziente."

Corretto infine il giudizio di non rilevanza delle prassi interne del centro neurolesi in cui operava la dottoressa in quanto le stesse sono risultate difformi rispetto alle Linee Guida accreditate e prive di un fondamento scientifico.

Congrua pertanto la pena della reclusione di 8 anni, con il beneficio della sospensione condizionale, stante la gravità dei fatti e il grado grave della colpa attribuita alla dottoressa, sul quale ha pesato anche il non corretto posizionamento del sondino quando ha intubato il paziente per trasferirlo in un altra struttura ospedaliera.

Leggi anche Responsabilità medica

Data: 31/10/2022 22:00:00
Autore: Annamaria Villafrate