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Riforma copyright: ok definitivo con Italia contraria

Ok definitivo alla Direttiva europea sul Copyright, ma l'Italia e altri paesi UE non ci stanno e votano no, la Germania invece invita a non introdurre filtri e censure


di Annamaria Villafrate - Approvata in via definitiva la direttiva sul copyright. Una volta pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, gli Stati avranno due anni per recepirla. I lavori sono iniziati nel 2016. Ben tre anni quindi per elaborare la direttiva sul diritto d'autore a livello europeo. Esigenza che nasce dal divario esistente tra i colossi del web, Google e Facebook in testa e gli editori, privi del medesimo potere contrattuale, che finora hanno visto diffondere i loro contenuti, senza percepire alcunché. L'entusiasmo per il risultato non è stato però condiviso da tutti i paesi UE. Hanno infatti espresso voto contrario Italia, Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo. Astenuti invece Slovenia, Estonia e Belgio. La Germania ha invece invitato la Commissione a non mettere filtri agli upload e a non introdurre censure ai contenuti.

Le principali novità della direttiva sul copyright

Polemiche, scontri e discussioni non hanno impedito l'approvazione del testo, che presenta, tra le altre, le seguenti principali novità:
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Data: 17/04/2019 08:00:00
Autore: Annamaria Villafrate