Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Legittimo il licenziamento della dipendente che rifiuta di far installare un software sul PC in dotazione

La Cassazione ricorda che il giudizio sulla proporzionalità della sanzione disciplinare è riservato ai giudici di merito


E' legittimo il licenziamento del lavoratore che rifiuta di far installare un applicativo sul computer in sua dotazione.

E' quanto emerge da una sentenza della sezione lavoro della Corte di Cassazione (la n. 14302/2015) in cui i giudici di Piazza Cavour si sono occupati del caso di una dipendente che aveva impedito più volte al tecnico informatico incaricato dal datore di lavoro, di installare il software necessario per lavorare on line.
Nel corso del giudizio di merito era stato dato rilievo anche all'atteggiamento offensivo e derisorio tenuto nei confronti di una superiore.
La Corte d'Appello che aveva a sua volte confermato una statuizione del giudice di primo grado, aveva ritenuto che la sanzione del licenziamentofosse proporzionata alla gravità di tali atti di insubordinazione.
Il caso finiva in Cassazione dove gli Ermellini però non sono entrati nel merito limitandosi ad affermare che il rifiuto della lavoratrice di far intervenire il tecnico insieme alla successiva discussione con il superiore sono "fatti accertati così come riferiti dal giudice dell'appello e, in presenza di tale compiuta ricostruzione dei fatti, non è possibile una rivisitazione in questa sede".
Né appare possibile una diversa valutazione sulla proporzionalità della sanzione dato che si tratta di una valutazione di fatto riservata al giudice del merito "che può essere vagliata in sede di legittimità solo in
presenza di una motivazione non completa o illogica".
Qui sotto in allegato il testo della sentenza.
Data: 10/07/2015 16:00:00
Autore: G.C.