Cassazione: onere della prova tra risarcimento per colpa del datore e indennità da infortunio sul lavoro
Intema di onere della prova la Suprema corte ricorda che“incombe sul lavoratore che lamenti di aver subito un danno acausa dell'attività lavorativa svolta l'onere di provare l'esistenzadi tale danno, come pure la nocività dell'ambiente di lavoro, nonchéil nesso di causalità tra l'una e l'altra, mentre spetta al datoredi lavoro dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie adimpedire il verificarsi del danno”. Nel caso di specie illavoratore ha omesso di indicare una carenza specifica del datore dilavoro, limitandosi a citare genericamente gli obblighi di cuiall'art. 2087 cod. civ.; ha altresì menzionato per analogia lafruizione di tutela Inail, la quale tuttavia opera con criteridifferenti rispetto a quelli processuali di risarcimento del dannoazionati in questa sede. L'onere della prova per accedereall'indennità previdenziale è infatti limitato alla meracircostanza dell'infortunio avvenuto sul luogo di lavoro, mentre ilrisarcimento del danno presuppone l'accertamento della colpa a caricodel responsabile. “Invece, in un giudizio risarcitorio propostonei confronti del datore di lavoro, è indispensabile fornire algiudice e alla controparte tutti gli elementi fattuali necessariaffinchè sia apprezzabile”. Il ricorso è rigettato.
Data: 26/06/2015 11:00:00Autore: Licia Albertazzi