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Pasqua 2015: niente vacanze per tre italiani su 4 e ristorante solo per “pochi”

Partirà solo 1 italiano su 4 e per la maggior parte della popolazione il pranzo pasquale sarà a casa. I dati del settore per la Pasqua 2015


di Marina Crisafi - Se i datimostrano segnali di ripresa e previsioni ottimistiche per la situazioneeconomica nazionale (44% secondo Confesercenti), la maggior parte degliitaliani però non sembra essersene accorta, tanto che a Pasqua preferisce rimanere parsimoniosa rinunciando al superfluo.

E tra le cose considerate“superflue”, ci sono i viaggi, vistoche tre italiani su quattro resteranno acasa, optando per la rinuncia al tipico “city break” per le vacanze pasquali.

A rilevarlo è ilsondaggio realizzato da Confesercenti-Swg,secondo il quale a partire saranno circa 12,6milioni di persone (1 italiano su quattro), contro il 30% dello scorsoanno.

Ancora peggiori leprevisioni di Federalberghi cheparlano di partenze soltanto per il 9%degli italiani, mentre l'85,1% (circa 51 milioni di persone) rimarrà a casaper il periodo pasquale.

Tra i motivi di queste non-vacanze,ovviamente, ci sono quelli economici(circa il 49,4% dei casi), seguiti da quelli di famiglia (21,9%) o di salute(17,1%).

Quanto alle mete, ipochi che hanno scelto di partire hanno scelto prevalentemente destinazioni nazionali (circa l'88%).

In particolare lastragrande maggioranza è diretta verso la Toscanae le regioni meridionali (Campania eSicilia le più gettonate), mentre soltantoil 12% si recherà all'estero verso mete esotiche come Cuba, Caraibi,Zanzibar e Mauritius, oppure verso le capitali europee (Barcellona, Parigi e Londrain primis).

Quanto, poi, alle strutture ricettiveprescelte, tornando all'indagine di Federalberghi, di quei 9 milioni diconnazionali che hanno deciso di andare in vacanza, circa la metà sarà ospitata a casa di parenti o amici, oppure sirecherà nella seconda casa di proprietà, rendendo ancora più esiguo il giro d'affarituristico.

Le notizie non sono entusiasmanti neanchesul fronte “tavola”. Stando ai dati,infatti, gli italiani quest'anno festeggeranno per lo più la Pasqua a casa,senza eccessi e senza ristorante.

Per il centro studiFipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) infatti, il calo della clientela atteso nei giorni di Pasqua si attesta su un -11% che sale ulteriormente per ilgiorno di Pasquetta al -15%. Anche qui il fattore principale èla congiuntura economica, ma ad incidere sono anche le previsioni meteo non favorevoli che riducono la voglia delletipiche gite fuori-porta.

Data: 04/04/2015 12:00:00
Autore: Marina Crisafi