Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Avvocati con reddito minimo: ultima “chiamata” dalla Cassa a fine giugno. In 5mila lasceranno la professione

Entro fine giugno 50mila avvocati saranno chiamati ad esercitare l'opzione di iscrizione o meno alla Cassa Forense, a pena di cancellazione dall'albo


di Marina Crisafi - Restare o abbandonare per non pagare icontributi? È la scelta checirca 50mila avvocati, destinataridell'obbligo di formalizzare l'iscrizionealla cassa previdenza pur avendo un reddito minimo, dovranno compiere entro la fine di giugno, a pena dicancellazione dall'albo.

Il termine è quello dei 90 giorni successivi alricevimento degli “avvisi” inviatidalla cassa forense, tramite posta certificata, agli avvocati in regola con l'alboma non con la previdenza di optare per l'iscrizione all'ente o per le listeInps.

In cinquemilahanno già gettato la spugna, secondo quantodichiarato dallo stesso presidente della cassa, Nunzio Luciano in un'intervistaal Sole24ore (“Intervista aNunzio Luciano: «Opzione per la Cassa degli avvocati con reddito minimo»”).Ma tale percentuale, vista la platea di 50mila non preoccupa l'ente previdenziale che parla di “scommessa vinta” anche se le defezionidovessero aumentare fino alla fine di giugno.

L'obbligodi iscrizione per gli avvocati all'ente previdenziale e del relativo pagamentodei contributi, indipendentemente dalla capacità reddituale, si ricorda, èstato fissato, con l'entrata in vigore del relativo regolamento attuativo invigore dal 21 agosto 2014, dall'art. 21,commi 8 e 9, della riforma forense (l. n. 247/2012).

La norma prevede, infatti, che l'iscrizione all'albo professionalecomporti l'iscrizione contestualeobbligatoria alla cassa nazionale di previdenza forense e dellacorresponsione dei contributi previdenziali, a prescindere dal reddito, a penadi cancellazione dall'albo stesso.

Per chi è in possesso di requisiti minimidi reddito (inferiore a 10.300 euro annui), il regolamento prevede pagamenti agevolati, pari a 700 euro l'anno quale contributo soggettivo,in luogo dei 2.800 ordinari, un quarto cioè della contribuzione minima.

Ma,per contro, anche il trattamento previdenzialesarà proporzionale a quanto versato, seppur è prevista la copertura nei casi dimalattia grave o calamità.

Previste anche rateizzazioni dei contributi e misure di microcredito, oltre almonitoraggio dei fondi europei e a iniziative sul welfare.

Maa quanto pare tutto questo non basta e il prezzo dapagare è troppo alto (considerato che alle quote previdenziali va aggiunta anchequella per l'albo richiesta regolarmente dall'ordine), per quei 5.000 (salvo aumenti) costretti a rinunciare ad esercitare laprofessione.

Data: 02/04/2015 19:40:00
Autore: Marina Crisafi