Netturbina soccorre un pedone investito, ma viene multata per divieto di sosta
Omissionedi soccorso o violazione divieto di sosta? Di fronte a questo dilemma, una netturbina di Milano, di origini peruviane, non si è postaproprio il problema.
Mentre effettuava il proprio servizio, neigiorni scorsi nel quartiere Isola della periferia milanese, ritrovandosi testimone di un brutto incidente stradale tra uno scooter eun pedone, ha mollato i sacchi dell'immondizia e si è precipitata subito a soccorrere l'uomo andato in arrestocardiaco, rianimandolo e salvandogli lavita.
Il risultato? Anziché ricevere una medaglia al merito, l'improvvisata “eroina”, dopo che la vittima venivatrasportata in ambulanza in ospedale, ormai fuori pericolo, tornava al suo furgoncino e trovava,invece, una multa per sosta vietata,con addirittura la contestazione di una presunta “concausa” dell'incidente, sulla base dell'interpretazione delladinamica da parte dei vigili.
La notizia ha scatenato ovviamente l'indignazionegenerale e dal comando della polizialocale si sono difesi sostenendo di non aver potuto fare a meno di “notificare la posizione del mezzo Amsa all'incrocio– che – potrebbe aver impedito lavisuale al guidatore dello scooter”.
Intanto,mentre l'Amsa sta valutando il da farsi (non escludendo di sostituirsi al pagamento),la donna si ritrova con una multa di 27,50 euro da pagare (che diventano65 se non saldata entro 5 giorni), chiedendosi amareggiata e incredula comeavrebbe dovuto comportarsi.
Preoccuparsidella sosta vietata del furgoncino, ignorando la vittima che probabilmente nonsarebbe sopravvissuta senza il suo intervento e commettendo, peraltro, il reatodi omissione di soccorso?
Per fortuna, per qualcuno,ancora, una vita conta più di una multa.
Data: 18/01/2015 09:30:00Autore: Marina Crisafi