La Cec-Pac va in pensione. Non serve, costa troppo e basta la PEC
Da oggila Cec-Pac, la “pec” gratuita, lanciata nel 2010 dall'allora ministro per la PubblicaAmministrazione e l'Innovazione Brunetta per “rivoluzionare” le comunicazionitra cittadini e P.A., va ufficialmentein pensione.
Per l'Agid (l'Agenzia per l'Italia Digitale) non serve, costa troppo e basta la Pecquale strumento standard per tutti.
Quella che doveva essere, infatti, la punta didiamante del piano E-Gov 2012,abbattendo il numero delle raccomandate verso la P.A. e aumentando l'efficienzadegli enti pubblici nell'erogazione dei servizi, si è rivelata un altro fardello burocratico dal costo di oltre 19milioni di euro.
Un servizio, peraltro, mai decollato. Deglioltre 6 milioni di cittadini che avrebbero dovuto utilizzarla sin da subito, inquattro anni solo 1milione e 200mila l'haattivata e l'82% di questi non ha mai inviato messaggi.
La sospensione sarà progressiva, rassicura l'Agid,e gli utenti Cec-Pac potranno richiedere una casella Pec gratuita per un anno.
Quanto alle somme recuperate, analogamente aquelle ricavate dalla chiusura di altri progetti fallimentari sulle quali siprevedono a breve interventi dell'Agenzia, saranno reinvestite nei servizi a cittadini ed imprese delineati nell'ultimopiano di Crescita Digitale.
Data: 18/12/2014 11:00:00Autore: Marina Crisafi