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Niente più tetti per le assunzioni nelle fusioni tra comuni se il rapporto tra spesa del personale e spesa corrente è inferiore al 30 per cento

I Comuni che danno vita a un nuovo municipio a seguito di fusioni sono esentati per i quattro anni successivi dai vincoli del Patto di stabilità.


La Legge di Stabilità approvata dalla Camera in prima lettura prevede una serie di misure per i piccoli Comuni dirette ad incentivare la realizzazione di fusioni tra di essi.

I Comuni che danno vita a un nuovo municipio a seguito di fusioni sono esentati per i quattro anni successivi dai vincoli del Patto di stabilità. La base di calcolo per il Patto di stabilità sarà costituita dai conti del triennio precedente. L'esenzione in oggetto si estende anche alle fusioni che sono state realizzate a partire dal 2011.


Le amministrazioni virtuose nella gestione delle risorse umane che hanno un rapporto tra spesa del personale e spesa corrente inferiore al 30 per cento (rapporto calcolato inserendo nella spesa del personale tutte le voci, comprese quelle escluse per la verifica del rispetto del tetto di spesa) sfuggono per i primi cinque anni dai tetti alle assunzioni a tempo indeterminato e determinato, a condizione che rispettino il tetto alla spesa del personale e quello complessivo.

Ai Comuni che hanno aderito a forme di gestione associata è poi offerta la possibilità di allentamento delle soglie massime dettate per le assunzioni e per la spesa del personale.
A condizione che non venga superato il tetto complessivo, possono essere operate delle compensazioni tra i Comuni sempre che sussista il consenso delle singole amministrazioni. Questa agevolazione viene estesa anche ai Comuni che realizzano la gestione associata delle funzioni fondamentali tramite convenzioni.
Data: 09/12/2014 19:28:00
Autore: G.C.