Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

1 Aprile 2014 chiudono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Ora tocca alle Regioni



Di Laura Tirloni - Psicologa clinica

tirloni.laura@hsr.it

Gli OspedaliPsichiatrici Giudiziari, già dichiarati illegittimi nel 2003,chiudono i battenti il primo aprile 2014. In sostituzione sarannopredisposte strutture residenziali alternative che tuttavia, equi risiede la vera svolta, non saranno più gestite dall'autoritàgiudiziaria, bensì dalla Sanità Pubblica, così come previsto dallaLegge.

Di conseguenza,l'onere della gestione di queste strutture sarà di competenza delleRegioni e le Aziende Sanitarie locali dovrannoistituire programmi di riabilitazione e reinserimento sociale per isoggetti che saranno dimessi.

La chiusura èfortemente caldeggiata da diverse associazioni (riunite sotto loslogan 'StopOPG'), che ne sottolineano le condizioni aberrantidi vita e la fatiscenza delle strutture, ormai obsolete. Inoltre,nonostante che molti degli attuali internati abbiano scontato lapena e siano ritenuti non socialmente pericolosi e quindipotenzialmente dimissibili, questi tendono a rimanere nelle struttureproroga dopo proroga. La sfida sarà ora quella di evitare che leprossime strutture residenziali ricalchino le gesta degli attualiospedali, i quali, più che luoghi deputati alla cura, rappresentano strutture di mero contenimento fisico. A tale scopo, leassociazioni caldeggiano anche l'istituzione di nuovi servizi disalute mentale che integrino i servizi territoriali e che promuovanola formazione lavorativa e il reinserimento sociale. A favore dellachiusura si è schierato anche il Presidente Napolitano, definendogli OPG un “estremo orrore che umilia l'Italia rispetto al restodell'Europa”. A lui si uniscono anche alcuni Senatori e Senatrici,che oltre alla chiusura sottolineano la necessità di evitare, nelmodo più assoluto, qualsiasi futura pratica che riproduca la logicamanicomiale. Al contrario, sarà ritenuta prioritaria l'istituzione dipercorsi di cura e di assistenza.

Allo stesso modo, laSocietà Italiana di Psichiatria, pur esprimendosi a favore dellachiusura degli OPG, mostra una certa preoccupazione rispetto allapreparazione delle Regioni nel farsi carico di una realtà cosìcomplessa. Occorrerebbero infatti, interventistrutturali tali da garantire la sicurezza, sia dei pazienti chedegli operatori e della comunità, tutta. Al contrario, i repartisono al momento aperti e probabilmente non sufficientemente preparatia gestire, da soli, pazienti che possono reiterare un delitto. Questotra l'altro potrebbe portare a decidere di trasferire gli internatipiù difficili all'interno di carceri, già sovraffollate.

Dal momento, quindi,che la legge affida alle aziende sanitarie la responsabilità diavviare progetti terapeutici individuali per la cura del disturbopsichico, per la riabilitazione e il reinserimento, ci sarebbe daaspettarsi uno sviluppo dei servizi territoriali. Questo ovviamentedipenderà da come la legge verrà applicata in ogni singola Regionee da come le risorse assegnate verranno utilizzate.


Data: 01/04/2014 16:00:00
Autore: Laura Tirloni