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Cassazione e immigrazione: operatività del provvedimento di espulsione in pendenza di giudizio di diniego di permesso di soggiorno



di Licia Albertazzi - Corte di CassazioneCivile, sezione sesta, ordinanza n. 3997 del 19 Febbraio 2014.L'immigrazione nel nostro ordinamento è regolatacongiuntamente da diritto penale e amministrativo, sostanzialee processuale. Se per i provvedimenti concernenti il rigetto o ildiniego di rinnovo di permesso di soggiorno è competente il giudiceamministrativo, per espressa previsione legislativa – T.U.Immigrazione - i procedimenti inerenti opposizione al provvedimentodi espulsione sono di competenza del giudice ordinario. Ciòsignifica che, per il principio di autonomia dei procedimenti,ciascuno segue il suo corso senza necessariamente provocare unarresto obbligato dell'altro in attesa di risoluzione di eventualiquestioni collegate. Tale meccanismo è dettato essenzialmente da unapolitica protezionistica, quale è quella attuale italiana, tendentealla difesa dei confini nazionali e che prevede sicuramente minorigaranzie allo straniero extracomunitario rispetto a quello dotato dicittadinanza europea.


Nella sentenza in oggettoviene analizzato il carattere proprio del provvedimento diespulsione, qualificato come obbligatorio e a caratterevincolato. A seguito di rigetto di rinnovo di permesso disoggiorno – a causa della condanna del richiedente per diversireati – l'interessato impugnava il provvedimento. Nelle more delprocedimento amministrativo la Questura competente notificava alricorrente provvedimento di espulsione poiché lo stesso era di fattosprovvisto di idoneo titolo idoneo a giustificare la sua permanenzasu territorio italiano. Secondo il ricorrente tale provvedimento diespulsione sarebbe illegittimo poiché non si sarebbe basato su undiniego di permesso di soggiorno definitivo, essendo ancora pendenteil giudizio innanzi al TAR. La Corte di Cassazione, ritenendo laquestione manifestamente infondata, si pronuncia direttamente sullaquestione a mezzo di sezione filtro, enunciando il seguente principiodi diritto: “in tema di disciplina dell'immigrazione, poiché ilprovvedimento amministrativo di espulsione dello stranieroextracomunitario è obbligatorio e a carattere vincolato, il giudiceordinario è tenuto unicamente a controllare l'esistenza, al momentodell'espulsione, dei requisiti di legge che ne impongonol'emanazione, senza che sia possibile configurare un obbligo disospensione necessaria del relativo procedimento qualora ne siapendente un altro nel quale si controverta dell'esistenza deipresupposti idonei a legittimare l'adozione del relativo decreto”.


Data: 25/02/2014 16:00:00
Autore: Licia Albertazzi