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Offre cd contraffatti alla Polizia per evitare sanzioni: istigazione alla corruzione



di Luigi Del Giudice - “Ragazzi venitemi incontro, chiudete un occhio, prendetenequalcuno e non rovinatemi”, è questa la frase rivolta dal venditore di cdcontraffatti agli agenti operanti della Polizia, al fine di evitare leconseguenti sanzioni.

Ne deriva cheoltre ai reati di cui agli artt. 81 cpv., 171-ter comma 1 lett. c) della leggen. 633/1941, per aver detenuto n. 104 compact disk privi del contrassegno SIAE,lo stesso viene condannato per istigazione alla corruzione così come previsto appuntodall'articolo 322 del codice penale, commi 1 e 2, ssecondo il qualeChiunque offre o promette denaro od altra utilità non dovuti, a un pubblico ufficiale o a un incaricato di un pubblico servizio, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell'articolo 318, ridotta di un terzo.Se l'offerta o la promessa è fatta per indurre un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio a omettere o a ritardare un atto del suo ufficio, ovvero a fare un atto contrario ai suoi doveri, il colpevole soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nell'articolo 319, ridotta di un terzo.

Il difensore a seguito della decisionedella Corte d'appello, propone ricorsoalla Cassazione deducendo la mancanza sia dell'elemento oggettivo, che dell'elementosoggettivo circa la configurabilità del reato di istigazione alla corruzione.In merito al primo punto la Suprema Corte ritiene che l'offerta in questione, effettuatadurante una verifica in cui è stata contestata la detenzione di 104 c.d. prividel contrassegno SIAE, è potenzialmente idonea al perseguimento dello scopo,identificabile con l'evitare il sequestro dei compact disk irregolari e delleconseguenti sanzioni. Per quanto concerne invece l'elemento soggettivo, deveritenersi la sussistenza del dolospecifico, in quanto, l'offerta dei compact disk è diretta ad indurre ipubblici ufficiali ad omettere un atto d'ufficio, cioè il sequestro dellecassette irregolari. (Corte di Cassazione, sentenza 17 febbraio 2014, n. 7382)

Dott. Luigi DelGiudice

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Data: 21/02/2014 11:40:00
Autore: Luigi Del Giudice