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Cassazione: chiarimenti in tema di revoca di assegnazione di incarichi dirigenziali in fase di riorganizzazione organica



di Licia Albertazzi - Corte di CassazioneCivile, sezione lavoro, sentenza n. 1155 del 21 Gennaio 2014. Lasuccessiva revoca diincarico dirigenziale, conferito al pubblico dipendente inposizione apicale, deve possedere i requisiti di cui all'art. 2 legge191/1998, cioè l'esistenza di effettiva necessità diriorganizzazione degli uffici. Nel caso di specie questasituazione si è verificata a carico di un dipendente comunale. In unprimo momento all'ingegnere venivano affidati diversi incarichidirigenziali, quali la gestione delle opere pubbliche, attivazione difinanziamenti, espropriazioni, manutenzione, illuminazione e verdepubblico, edifici pubblici e servizi cimiteriali. Con successivadelibera tuttavia il sindaco aveva affidato tali incarichi ad altrefigure, privando il dirigente delle precedenti mansioni. Denunciaquindi l'interessato il proprio demansionamento, ricorrendo algiudice del lavoro e domandando il proprio reinserimento – avrebbeinfatti dimostrato di essere il soggetto disponibile maggiormentequalificato per quel tipo di mansioni - nonché il risarcimento deldanno subito. Il sindaco riteneva che, liquidata l'indennità difunzione spettante all'ingegnere, fosse nelle facoltà –discrezionalità - della pubblica amministrazione sospendere eriassegnare le mansioni all'interno dell'ente a causa di necessariariorganizzazione degli uffici. Se le richieste del ricorrentevenivano parzialmente accolte in primo grado, le statuizioni venivanototalmente cambiate in grado di appello. Avverso tale sentenzal'interessato proponeva ricorso in Cassazione.


La Suprema Corte, dopoaver analizzato la complessa vicenda, giunge alla conclusione che“qualora l'incarico di responsabile di un'area della strutturaamministrativa del comune sia stato conferito, nelle more delladefinizione della pianta organica, ad un dipendente in posizioneapicale sulla base del regolamento comunale (…) ai fini dellarevoca deve farsi applicazione della relativa disciplina collettiva(…) che la subordina ad intervenuti mutamenti organizzativi o allospecifico accertamento dei risultati negativi”.Poichè nel caso in oggetto tali requisiti sono stati integrati, ècorretta la decisione del giudice d'appello di rigettare la domandaavanzata dal dipendente comunale.

Data: 25/01/2014 12:00:00
Autore: Licia Albertazzi