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Cassazione: infortunio sul lavoro o aggravamento di patologia latente? Questioni di indennizzabilità



di Licia Albertazzi - Cortedi Cassazione Civile, sezione lavoro, sentenza n. 28434 del 19Dicembre 2013. Peressere risarcibile (e dunque qualificata come infortunio sul lavoro)la lesione verificatasi nell'espletamento delle proprie funzioni deveavere nessocausale indipendente,e non comportare un semplice aggravamentodi una patologia cronica preesistente.E' quanto ha statuito la Suprema Corte nel caso in oggetto: ildanneggiato soffriva già, da almeno cinque anni prima della messa inservizio, di discopatie multiple lombari a carattere degenerativo,nonché di alcune ernie discali. La consulenza tecnica espletata infase di merito ha evidenziato come lo sforzo del lavoratore –idraulico, il quale ha dovuto sollevare un lavandino – oggetto dicontestazione (poiché secondo il dipendente proprio tale eventoavrebbe causato l'aggravarsi acuto della propria patologia) nonsarebbe stato idoneo a provocare in modo indipendente la lesione,poiché il quadro clinico era già ampiamente compromesso.


Secondola Corte “l'episodiodenunciato (sforzo compiuto nel sollevamento di un termosifone) almassimo rappresenta un “momentorivelatore”e la riacutizzazione di una malattia già presente giustificasoltanto la rendita temporanea che al (…) pure è statariconosciuta. In definitiva lo sforzo posto in essere ha soltanto“slatentizzato” la patologia già in atto e non vale pertanto asostenere l'origine post traumatica, stante l'ascrivibilità dellacondizione nosologica a malattia comune”.La motivazione del giudice del merito, basata sulle risultanze dellaconsulenza sopra citata, appare immune da vizi, dunque nonattaccabile in sede di sindacato di legittimità. E' correttoritenere insussistente il nesso causale tra condotta ed eventotraumatico, dunque la nonindennizzabilità dello stesso come infortunio sul lavoro.Il ricorso del lavoratore è rigettato.

Data: 08/01/2014 08:30:00
Autore: Licia Albertazzi