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La CEDU sulla violazione della libertà d'espressione in Europa. Diffamazione: l'interdizione ingiustificata di un giornale viola la CEDU



Avv. Gabriella Filippone - La Corte Europea dei dirittidell'Uomo  affronta i casi di violazionedell'articolo 10 della Convenzione Europea, e da ultimo ha seguito lavicenda  "Cumhuriyet Vafki" controla Turchia, stato che ha collezionato ad oggi diverse  infrazioni.


LA CEDU SULLA VIOLAZIONE DELLA LIBERTÀ D'ESPRESSIONE IN EUROPA. DIFFAMAZIONE: L'INTERDIZIONE INGIUSTIFICATA DI UN GIORNALE VIOLA LACEDU


Andiamo con ordine. Che cos'è la CEDU?

La Convenzioneeuropea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentalio CEDU è un trattatointernazionale redatto dal Consiglio d'Europa.

È stataratificata (o vi è stata l'adesione) da parte di tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa.

Il Consigliod'Europa è un'organizzazione interanazionale, promuove la democrazia, i diritti dell'uomo,l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa. Il Consiglio d'Europa fu fondato nel 1949 col Trattato di Londra. La sede istituzionale èa Strasburgo in Francia.

L'attività principale: predisponee favorisce la stipulazione di accordi o convenzioni internazionali tra gliStati membri e, spesso, anche fra Stati terzi. Le iniziative del Consiglio d'Europa non sono vincolanti e vannoratificate dagli Stati membri. Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione asé, distinta dall'Unione Europea,e non va confuso con organi di quest'ultima quali il Consigliodell'Unione europea, il Consiglio europeo o la Commissione europea.

 La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertàfondamentali - CEDU è stata elaborata in due lingue, francese einglese.


La Convenzione è stata firmata a Roma il 4 novembre 1959 ed è entrata invigore il 3 settembre 1953.Ha istituito la CorteEuropea dei diritti dell'uomo, con sede a Strasburgo, la cuigiurisprudenza è fondamentale per l'interpretazione e la ricostruzione dellaportata dei singoli principi affermati nella Convenzione.


DIFFAMAZIONE: L'INTERDIZIONE INGIUSTIFICATA DI UN GIORNALE VIOLA LACEDU.

 La Corte Europea dei dirittidell'Uomo  affronta i casi di violazionedell'articolo 10 della Convenzione Europea, e da ultimo ha seguito lavicenda  "Cumhuriyet Vafki"contro la Turchia, stato che ha collezionato ad oggi diverse  infrazioni.

 Il tema della violazione dellalibertà d'espressione in Europa: la libertà d'espressione in una societàdemocratica è indice che il meccanismo funziona ed è trasparente.

La  violazione in esame interessa il quotidianonazionale Cumhuriyet (“Repubblica”).

Nell'aprile del 2007, durante lafase pre-elettorale, il quotidiano pubblica un articolo citando un'intervistache un candidato alle elezioni -attuale Presidente turco – Abdullah Gül, aveva rilasciato al Guardian nel 1995.

L'intervista era stata la basedell'articolo “Islamisti turchi puntano al potere” e il Cumhuriyet vi aveva estrapolato in particolare l'espressione “E' la fine della Repubblica della Turchia – noivogliamo cambiare il sistema secolare”.

Gül ha citato per diffamazione il quotidiano, ottenendone  l' interdizione  della ripubblicazione delle dichiarazionicontestate e ogni altro riferimento al processo di diffamazione in corso.L'interdizione ha avuto una durata di oltre 10 mesi, è poi cessata in seguitoal ritiro della denuncia da parte di Gül, ormai eletto Presidente dellaTurchia.

 A seguito dell'interdizione,l'attività del giornale è stata paralizzata in una fase politica delicata, quella precedente alleelezioni, impossibilitata quindi a contribuire al dibattito pubblico in modo libero.

"L'associazione Cumhuriyet Vakfi – proprietaria della testata – i due giornalisti coinvolti e l'editorehanno ritenuto vi sia stata una lesione ingiustificata della loro libertàd'espressione e hanno invocato l'art. 10 Cedu dinnanzi alla Corte Europea deidiritti dell'Uomo." La norma interviene a tutela della reputazione di un soggetto.

I giudicidi Strasburgo hanno ritenuto l'ingiunzione di interdizione rivolta al quotidiano  sproporzionataed eccessiva.

La portata dell'ingiunzionenon  chiara e dunque andava a copriretutte le possibili dichiarazioni di Gül, abbracciando una vastità di temipolitici caldi, "tale da escludere completamente il quotidiano daldibattito politico nazionale" ed aveva avuto una durata  di 10 mesi, ingiustificatamente lunga.

Altroelemento a favore dei ricorrenti: il provvedimento non era stato motivatodall'autorità giudiziaria. Come affermato nella pronuncia della Corte,"l'obbligo di fornire rilevanti e sufficienti ragioni di un provvedimento,permette agli individui  di conoscere econtestare una decisione del tribunale che limiti la loro libertà diespressione, e offra quindi una garanzia procedurale contro interferenzearbitrarie con i diritti che discendono dall'art. 10 Cedu"(vedi anche articolo pubblicato su Diritti d'Europa).

 La Corte ha accolto quindi ilricorso e condannato la Turchia al pagamento di 2.500 euro a ciascunricorrente, a titolo di danno non patrimoniale e 5.100 euro ai ricorrenticongiuntamente per i costi e le spese.

 Il dibattito sulla libertàd'espressione: dalla Corte Europa dei diritti dell'uomo giungono le linee d'indirizzonell'ambito della sua attività giurisprudenziale e diversi sono i casi recentiche vedono coinvolta anche l'Italia.

Si ricordano: il caso Sallusti;l'accoglimento dei ricorsi di Maurizio Belpietro e di Antonio Ricci, ilprimo  attuale direttore di Libero,l'altro autore alla trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”.

Nelle sentenze del 24 settembre edell'8 ottobre 2013 la Corte ha ribaditol'incompatibilità del carcere per i giornalisti con la Convenzione Europea deidiritti dell'uomo: salvo alcune eccezioni, il carcere è una pena ingiusta e sproporzionata. “La frizione tra la legislazione italiana sul punto con i principi dellaConvenzione è ancora un nodo da sciogliere." 

Il nostro Paese non è l'unico  ad avere seri problemi nel dare un avvio sostanzialeai cambiamenti legislativi in senso democratico sul tema della libertàd'espressione dei giornalisti.

La sentenza in originale:Sentenza Cumhuriyet Vakfı and Others v. Turchia, 8 Ottobre 2013" href="http://hudoc.echr.coe.int/sites/eng/pages/search.aspx?i=001-126797#{%22itemid%22:[%22001-126797%22]}">Sentenza Cumhuriyet Vakfı and Others v. Turchia, 8 Ottobre 2013

Data: 25/10/2013 16:30:00
Autore: Gabriella Filippone