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Lavori sulle strade non segnalati? Paga l'impresa

La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n° 17851/ 2003) ha stabilito che le imprese che eseguono lavori sulle strade sono responsabili dei danni causati agli automobilisti per mancanza dei sistemi di segnalazione atti ad avvertire il pericolo.I Giudici del Palazzaccio hanno inoltre precisato che "l'esecuzione dei lavori sulla strada pubblica è da considerare attività pericolosa ai sensi dell'articolo 2050 c.c., costituendo i lavori fonte di pericolo" e che, di conseguenza, "chi esercita l'attività è soggetto alla presunzione stabilita dalla norma sopra indicata in relazione ai danni subiti dagli utenti della strada a causa e nello svolgimento dell'attività".Con questa decisione la Corte ha inoltre sottolineato che "chi pone in essere un'attività pericolosa è tenuto ad organzzarla in forme tali che risulti scongiurata l'eventualità che la pericolosità trasmodi in danno concreto" e che l'esercente l'attività, nella scelta delle misure di protezione, "dispone di un margine di discrezionalità da esercitare facendo uso della normale prudenza e tenendo conto dello sviluppo della tecnica e delle condizioni pratiche in cui si svolge l'attività". Data: 22/01/2004
Autore: Cristina Matricardi