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Cassazione e ritualità del testamento olografo: non basta la firma apposta sul plico che lo contiene



di Licia Albertazzi - Corte di CassazioneCivile, sezione sesta, sentenza n. 22420 del 1 Ottobre 2013. Qualisono i requisiti di validità del testamento olografo?Sicuramente tre: l'autografia del testo, la presenza di data certa ela sottoscrizione. Cosa accade se la sottoscrizione non èperò apposta in calce al testamento olografo, bensì sul plico chelo contiene? La Suprema Corte interviene per dare risposta a questoquesito.

Nel caso di specie ilgenitore della defunta cita in giudizio l'unico beneficiarioistituito dalla figlia nel proprio testamento olografo, chiedendo chelo stesso venga dichiarato nullo per difetto di sottoscrizione validao, in subordine, il giudice proceda a riduzione nei limiti dellequote legittime spettanti a lei ed agli altri figli, fratelli germanidella defunta. Accolta la domanda e confermata anche in secondogrado, l'interessato beneficiario proponeva ricorso in Cassazione,fondando le proprie difese sulla circostanza che la firma autografafosse presente sulla busta contenente il testamento, lamentando diconseguenza difetto di motivazione e violazione di legge.

La Suprema Corteripercorre sinteticamente le origini storiche dell'istitutodel testamento olografo, qualificando lo stesso come caratterizzatoda “rigido formalismo”, le cui carenze sono decisamentesanzionate con la nullità dell'intero documento. Infatti, “intema di nullità del testamento olografo, il requisito dellasottoscrizione, previsto dall'art. 602 cod. civ., distintamentedall'autografia delle disposizioni in esso contenute, ha la finalitàdi soddisfare l'imprescindibile esigenza di avere l'assoluta certezzanon solo della loro riferibilità al testatore, già assicuratadall'olografia, ma anche dell'inequivocabile paternità eresponsabilità del medesimo che, dopo avere redatto il testamento(…) abbia disposto il suo patrimonio senza alcunripensamento”. Chiara dunque la ragione di taleformalismo: il ricorso è rigettato.

Data: 07/10/2013 10:20:00
Autore: Licia Albertazzi