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La Class Action ed il suo impiego in Italia: i disagi ferroviari



I recenti disagi aiconsumatori causati dal malfunzionamento dei trasporti pubblici, edin particolare i ritardi e le soppressioni di oltre la metà deitreni causate da un malfunzionamento del sistema di gestione edorganizzazione del personale di Trenord, hanno spinto le associazionidei consumatori a reagire ed adire giudizialmente le Autorità alfine di perseguire adeguato ristoro dai gravi disagi causatidall'azienda a danno dei viaggiatori lombardi, occasionali ependolari.

Il Codacons ha invitato iviaggiatori a conservare il proprio titolo di viaggio acquistato neigiorni “incriminati” poiché intenzionata a promuovere azione diclasse avverso Trenord. Ma cos'è nello specifico la class action?

L'azione di classe (classaction) o “Azione collettiva risarcitoria” è un istitutogiuridico di origine anglosassone regolamentato anche nel nostroPaese grazie all'introduzione del Codice del Consumo (decretolegislativo 6 Settembre 2005, n. 206). Essoconsentirebbe ai consumatori di agire “in massa” contro ifornitori di beni e servizi, generalmente aziende di grandidimensioni, ottenendo di fatto maggiore tutela, efficacia che sarebbesensibilmente diminuita nel caso in cui il cliente – consumatoredovesse al contrario agire da solo. Con l'introduzione di questanormativa il legislatore ha dunque creato un valido strumento afavore delle parti contrattualmente deboli proprio per riequilibraree smussare quella situazione di supremazia venutasi a creare in capoa quelle imponenti società che gestiscono la fornitura di beni eservizi caratterizzati da importante interesse sociale, economico eculturale.

L'azione di classe inItalia è attualmente disciplinata dall'articolo 140bis del Codicedel Consumo: i consumatori, individualmente o per tramite di appositeassociazioni ed organizzazioni, possono agire contro un'unica impresaa patto che le proprie posizioni attive siano “identiche”. Insostanza, in un unico processo verrebbero attivate diverse preteserisarcitorie tra loro omogenee, tutte indirizzate avverso un medesimofornitore di beni o servizi il quale è incorso in responsabilità –più o meno grave – assimilabile ad inadempimento contrattuale.Oltre a mancata o inesatta esecuzione del contratto i consumatoripossono promuovere giudizio ai fini di ottenere il risarcimento deldanno anche nel caso di “pratiche commerciali scorrette edanticoncorrenziali”. Data la rilevanza sociale e la portata di taleazione, anche se con particolari cautele, occorre notificare atto dicitazione anche al Pubblico Ministero. Nell'ambito della class actionè escluso l'intervento volontario di terzo ex art. 105 codice diprocedura civile.

L'azione di classe èquindi uno strumento utile e potente per il consumatore, il quale, incondizioni normali, molto probabilmente rinuncerebbe ad intentare unacausa in pendenza di sproporzione tra spese di giudizio e dannolamentato. Unico ma importante dilemma resta quello dell'impulsoprocessuale: secondo la lettera della Legge onere dell'avvio delprocesso graverebbe su un solo individuo, per poi, in corso di causa,procedere lo stesso a raccogliere le adesioni di tutti gli altriutenti interessati. Questo comporta sicuramente una certa difficoltàdi azione, penalizzando i clienti danneggiati proprio nella faseiniziale.

Anche se in Europa questostrumento resta ancora poco usato, occorrerà valutare se insituazioni come queste esso sarà idoneo a garantire quella tutela alsingolo consumatore che le vie ordinarie, in astratto, non potrebberosoddisfare.

Data: 09/01/2013 11:00:00
Autore: Licia Albertazzi