Le fasi di trasbordo nei trasporti intermodali tra Italia e Spagna.
A cura di: Avv.ssa Ana Fernández GilQuando si parla di
trasporto intermodale, ci si riferisce alla movimentazione delle merci all'interno di una stessa unità o anche veicolo, facendo uso di una o più modalità di movimentazione, escludendo per contro qualsivoglia forma di manipolazione della merce stessa durante ogni fase di scambio del mezzo di trasporto impiegato. Per estensione, il termine intermodalità è usato anche per descrivere un sistema di all'interno del quale, due o più modalità differenti, intervengano nel
trasporto di una partita di merci in modo integrato, senza carico e scarico, come una vera e propria catena di trasporto porta a porta.Con la
definizione di trasporto multimodale, invece, ci si riferisce al
movimento delle merci che hanno la necessità di esser spostate con due o più modalità di trasporto tra diversi luoghi, e che sono quindi oggetto di un
contratto di trasporto di tipo multimodale. Allo stesso tempo, perciò, è possibile affermare che il trasporto intermodale è un tipo di trasporto multimodale. Con il termine di multimodalità, invece, si è soliti indicare l'organizzazione del trasporto mediante la simultaneità di diverse modalità che hanno come punto d'arrivo il medesimo o, ancora, una particolare area geografica.
Quando invece ci si ritrova a parlare del cosiddetto
trasporto combinato, si intende definire un concetto comune alla Commissione Europea che designa il
trasporto intermodale delle merci tra gli stati appartenenti all'Unione Europea, in cui si trovano delle differenti vie principali che sono percorse abitualmente attraverso una via fluviale o
marittima, e riducendo in questo modo al minimo, l'uso del trasporto su strada, che viene conseguentemente limitato solo alla fase iniziale o, a seconda dei casi, alla fase finale.Con la
definizione di trasporto combinato accompagnato, si vuole invece indicare un trasporto di un veicolo stradale attraverso i carri ferroviari (oppure degli UTI), che venga accompagnato dallo stesso conducente che, tuttavia, utilizza a sua volta un'altra modalità di trasporto, come ad esempio il treno o il traghetto) . Il trasporto combinato non accompagnato è definito generalmente come l'opposto del precedente, considerando che il conducente del veicolo non è mai presente. E cosa succede, e cosa si intende, quando risulta essere necessario effettuare un trasbordo? Per prima cosa è indispensabile far luce su questo termine, giacché con l'uso dello stesso si intende lo spostamento dell'Uti con un determinato mezzo di trasporto ad un altro.La
fase del trasbordo è eseguita grazie con l'ausilio di speciali apparecchiature da sollevamento, oppure, con le ruote. Quando si parla di trasbordo su rotaia, si coinvolge invece il carico e lo scarico del veicolo stradale, di un carro o di un UTI. Trattandosi di un
carro ferroviario, i veicolo possono essere caricati soltanto a partire dall'esterno. La rampa del trasporto marittimo-terrestre è invece una rampa piana/inclinata, che può esser regolata in base alla proprie estigenze, e permette di muovere i veicoli su ruote o di movimentare anche i vagoni. Per gli
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Data: 29/11/2012 09:00:00
Autore: L.V.