Lavoro: Cgil, Cisl e Uil dicono no alla proposta di contratti regionalizzati
Un deciso no arrriva dalle
associazioni sindacali Cgl, Cisl e Uil all'ipotesi lanciata da Rosi Mauro, vicepresidente del Senato e segretario generale del Sin.Pa (SindacatoPadano) secondo cui i contratti di lavoro andrebbero 'regionalizzati' e quindi legati al costo della vita nel territorio.La proposta è arrivata a seguito della richiesta della Bce agli Statieuropei di promuovere flessibilità e la moderazione salariale.Secondo l'esponente leghista isognerebbe "sgravare le bustepaga -spiega- da quei meccanismi che aumentano il lordoall'inverosimile ma lasciano sempre inalterato il netto".La proposta non è piaciuta ai tre sindacati e, in un intervista a Labitalia, Vincenzo Scudiere,segretario confederale della Cgil ha dichiarato: "Riproporre oggi la regionalizzazione dei contratti, in una fase di dura crisi economica, sociale e politica, risponde soltanto ainteressi di carattere localistico, e soprattutto elettorale, che nona esigenze legate al mondo del lavoro, ovvero maggiori diritti etutele per i lavoratori".
Data: 11/12/2010 09:04:00
Autore: Roberto Cataldi