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Chiedere l'autorizzazione scritta ai propri dipendenti per andare in bagno è una violazione della dignità

Il Garante della protezione dati personali, con nota del 7 aprile 2010, n. 337
Il Garante della protezione dati personali, con nota del 7 aprile 2010, n. 337, ha statuito che viola la dignità e la riservatezza delle persone il datore di lavoro che obbliga i dipendenti a richiedere l'autorizzazione scritta per andare in bagno o, comunque, per allontanarsi temporaneamente dalla postazione di lavoro. Secondo il Garante privacy è infatti illecito il trattamento dei dati effettuato con queste modalità da parte di un'azienda nei confronti dei propri operai. Data: 07/04/2010 10:00:00
Autore: Francesca Bertinelli