Cassazione: va assolto il sindaco che da del "menefreghista" a chi è trascurato nel lavoro
I Giudici del palazzaccio riconscono che il termine 'menefreghista' "e' inelegante nei rapporti tra organi istituzionali" e che "non dovrebbe essere usato" ma, sottolinea, "tenuto conto del contesto nel quale e' stata usata l'espressione incriminata, con la stessa [...] ha voluto denunciare che nella esecuzione del lavoro l'appaltatore non metteva la dovuta attenzione creando disagi alla popolazione".
Inoltre, spiega la Corte il sindaco ha "il dovere e il diritto di controllare l'esecuzione del lavoro dell'appaltatore ed il dovere di rappresentare le sue valutazioni all'ente appaltante, non si puo' ritenere che l'espressione abbia una portata offensiva".
Ad analoga conclusione è giunta la Corte in merito al termine 'scarsa professionalita' che ha considerato come un "espressione pacificamente non offensiva".
Ma non basta, la Cassazione ha fatto anche un riconoscimento morale al sindaco che si e' fatto carico di migliorare il servizio per i suoi cittadini. "Il problema in questo settore - annotano a Piazza Cavour - e' proprio l'atteggiamento opposto dei pubblici amministratori che spesso non garantiscono controlli davvero penetranti, limitandosi a verifiche superficiali sull'esatto adempimento dei compiti affidati a soggetti esterni all'amministrazione con conseguente danno per i cittadini amministrati". Data: 12/05/2008 01:00:00
Autore: Roberto Cataldi