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Cassazione: marito costringe la moglie a stare in casa? E' violenza privata

La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent.31158/2007) ha stabilito che integra fattispecie di reato (e in particolare di violenza privata), il fatto di costringere la propria moglie a vivere chiusa in casa, obbligandola a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita.
Con questa decisione la Corte ha confermato la condanna a un uomo che aveva costretto la propria compagna a vivere chiusa in casa controllata da una telecamera.
In particolare, osserva la Corte, l'uomo aveva constretto, in più occasione la moglie "a modificare le proprie abitudini di vita, rinunciando ad uscire a piedi e, comunque, a limitare le proprie uscite, a vivere chiusa a casa, controllando continuamente le immagini provenienti da una telecamera esterna appositamente installata, a richiedere la compagnia della madre nelle notti in cui il marito era impegnato in turni di lavoro notturni". Data: 03/10/2007
Autore: Cristina Matricardi