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Digital Chart

L'Istituto Autodisciplina Pubblicitaria, il regolamento e gli obiettivi della digital chart, l'importanza di essere degli utenti "attivi"


IAP: Istituto autodisciplina pubblicitaria

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Dopo aver parlato di Influencer Marketing risulta necessario approfondire il discorso andando ad analizzare l'istituto che se ne occupa e le norme che influencer ed utenti devono seguire per utilizzare in modo corretto le piattaforme digitali.
L'Istituto competente è lo IAP (Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria), riconosciuto dall'art. 14 del codice civile, che da oltre 50 anni fissa i parametri per una comunicazione commerciale "onesta, veritiera e corretta", così come viene specificato nel loro sito ufficiale.
Il primo e principale obiettivo per tale istituto è la tutela dei consumatori ed il far sì che vi sia una leale concorrenza tra le imprese.
La tutela nella pratica avviene attraverso un codice a cui aderiscono i principali operatori del settore, quindi aziende, agenzie pubblicitarie ed i vari mezzi utilizzati per fare ciò (stampa, televisione, social).
Ad applicare tale codice sono degli organismi indipendenti, quali il Giurì ed il Comitato di Controllo.

Cos'è la Digital Chart

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Nel 2019, dato il continuo evolversi delle piattaforme online e vista la presenza preponderante delle pubblicità e delle sponsorizzazioni nel mondo digital (come affermato anche nel precedente articolo sull'Influencer Marketing) lo IAP ha introdotto una serie di linee guida dedicate alla comunicazione online: la Digital Chart.
Il Regolamento di Digital Chart dal 29 aprile 2019 è entrato a far parte del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria. Suddetto regolamento analizza tutta la disciplina pubblicitaria nell'ambiente digitale, andando nel dettaglio di quelle che devono essere le azioni da compiere nell'atto pratico di pubblicazione del contenuto online.

Obiettivi della Digital Chart

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L'obiettivo principale della Digital Chart è la riconoscibilità. In tutti i casi analizzati (endorsement, video, inviti a eventi, user generated content, in-feed units, paid serch units, reccomendation widgets, in app advertising, advergame) risulta necessario, infatti, che siano presenti delle diciture ben precise ed inequivocabili, in modo tale da rendere la pubblicità e la sponsorizzazione riconoscibile a chiunque.
Per fare ciò il regolamento ha previsto l'utilizzo di una serie di didascalie chiare ed inconfondibili.
Nel caso in cui tra influencer e brand vi sia un contratto di sponsorizzazione le parole da utilizzare sono: "Sponsorizzato da/ Pubblicità/ Advertising". Potrebbe inoltre accadere che il prodotto/servizio che la "celebrità" riceve e mostra tramite il suo canale social sia un regalo spontaneo da parte dell'azienda, in detto caso non vi sarà la presenza di un contratto di sponsorizzazione, ma l'influencer è tenuto ugualmente ad informare la sua community del fatto che ciò che sta mostrando non è un prodotto o un servizio da lui/lei pagato e dovrà anche in questo caso inserire delle diciture visibili e comprensibili, quali: "Regalato da/Gift" o altre parole che rendano esplicito il rapporto sorto tra la "celebrità" ed il brand.

Le segnalazioni degli utenti

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Data: 24/04/2021 15:00:00
Autore: Alessandra Totaro