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Sta col padre il figlio che lo rifiuta

Il giudice può decidere di collocare i minori presso il padre per evitare l'irreversibilità del rifiuto immotivato e sproporzionato della figura paterna


di Valeria Zeppilli – Quando il rapporto padre/figlio è deteriorato, il giudice può decidere di porre rimedio a tale situazione anche disponendo l'affidamento dei minori in via esclusiva al papà, se ritiene che sia questa la strada più efficace a tal fine, specie quando il conflitto è esacerbato dal comportamento della madre.

Un esempio di tale scelta si è di recente avuto nelle aule del Tribunale di Brescia, ove il giudice, con l'ordinanza del 19 novembre 2018 qui sotto allegata, ha deciso di seguire la predetta strada per ricostruire il rapporto, deteriorato, tra un padre e i suoi due figli minori.

La vicenda

Chiaramente, quella di affidare i figli in via esclusiva al padre, nonostante l'elisione della figura materna da parte dei minori, è una decisione che va presa con le opportune cautele, come il Tribunale di Brescia, del resto, ha fatto.

Nel caso di specie, infatti, la figlia rifiutava il padre in maniera largamente immotivata e sproporzionata rispetto alle mancanze che gli attribuiva e il figlio iniziava a manifestare segnali molto simili a quelli della sorella, con la quale sembrava aver stretto "un patto di lealtà".

Collocazione graduale

Così il giudice, ritenendo che la predetta situazione dovesse essere affrontata e risolta con urgenza per evitare che evolvesse verso l'irreversibilità, ha stabilito l'affidamento dei figli in via esclusiva al padre, con collocazione immediata del bambino presso quest'ultimo e con collocazione provvisoria della bambina presso una casa famiglia, prevedendo un inserimento graduale nella dimora paterna.

Il tutto con il monitoraggio costante da parte della Tutela Minori.

Data: 08/12/2018 08:00:00
Autore: Valeria Zeppilli