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Cassazione: il doppio cognome sul campanello non prova la stabile convivenza more uxorio

La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. 17684/04) ha stabilito che il doppio cognome sul campanello di casa non basta per provare la stabile convivenza more uxorio della ex compagna.I Giudici del Palazzaccio hanno infatti precisato che il fatto di inserire il nominativo dell'ex coniuge sul campanello di casa del suo nuovo compagno, non dimostra il connesso miglioramento delle condizioni economiche della stessa e pertanto non può essere un valido motivo per la riduzione dellassegno di mantenimento.Con questa decisione la Corte ha accolto il ricorso di una donna separata che si era vista ridurre il mantenimento sulla base della stabile e accertata convivenza more uxorio determinata, per l'appunto, dal fatto che il nuovo compagno aveva esposto la targhetta con il suo nome sul campanello di casa. Data: 06/10/2004
Autore: Cristina Matricardi