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Il diritto al trasferimento dello studente in Medicina da un'università straniera ad un'università italiana

Nota di commento alla sentenza del Consiglio di Stato n. 2228 del 04 maggio 2015. In allegato il testo


Avv. Francesco Pandolfi

STUDENTI IN MEDICINA E CHIRURGIA E TEST DI INGRESSO:
IL PRINCIPIO DI DIRITTO AFFERMATO DALL'ADUNANZA PLENARIA DEL CONSIGLIO DI STATO

E' molto importante fissare bene la data del 28 gennaio 2015, essendo questo il discrimine temporale tra il precedente orientamento dei Giudici in materia di trasferimento dello studente da un'università ad un'altra, con l'attuale e più favorevole orientamento scaturito dalla sentenza del C.d.S. n. 1 del 28.01.2015 (Adunanza Plenaria).

PRIMA DEL 28.01.2015:

il trasferimento al terzo anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia (da un corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso un'Università all'interno del sistema comunitario di università) era subordinato al superamento della prova concorsuale nazionale prevista per l'accesso allo specifico corso di laurea.
DOPO IL 28.01.2015:
L'obbligo del test di ingresso non è un valido parametro di riferimento e, pertanto, merita accoglimento l'eventuale richiesta di uno studente che, iscritto in corso di laurea dell'area medico-chirurgica presso università straniere, voglia trasferirsi, previo riconoscimento della carriera ed iscrizione ad anni di corso successivi al primo, presso università italiane.
L'unica valutazione doverosa che rimane in piedi è la valutazione del periodo di formazione svolto all'estero, con il rispetto del numero di posti disponibili per trasferimento.
Nel caso esaminato dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 2228 del 04.05.2015, si confuta l'assunto del Giudici di prime cure che respingevano il ricorso sulla base della giurisprudenza all'epoca prevalente (tra varie, Cons. Stato, VI, 24 maggio 2013, n.2866), la quale riteneva necessario il superamento della procedura selettiva nazionale anche successivamente al primo anno di ammissione.
COSA FARE IN CASI ANALOGHI
Nel caso in cui l'istituzione universitaria neghi il trasferimento sulla base dei vecchi presupposti selettivi, procedere con ricorso al fine di far valere il proprio diritto, tra l'altro ormai definitivamente consacrato dal Consiglio di Stato con la citata decisione "spartiacque".
Per contattare l'avv. Francesco Pandolfi
3286090590 francesco.pandolfi66@gmail.com
blog www.pandolfistudiolegale.it
Data: 16/06/2015 12:02:00
Autore: Avv. Francesco Pandolfi