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Mobbing: rispondono in solido datore e superiore gerarchico

Per la Cassazione, anche se la condotta proviene da un superiore della vittima non è esclusa la responsabilità del datore di lavoro


di Licia Albertazzi - Cortedi Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza n. 10037 del 15 Maggio2015.


La circostanza che l'autoredi mobbing sia undipendente di un entepubblico (nel caso dispecie, di un Comune) non influisce sul fatto che, in ogni caso, il datore di lavoroè responsabile in solido con l'autore materiale dell'illecito.

Il Comune è quindi responsabile per la condotta perpetrata dalproprio dipendente, superiore gerarchico, nei confronti della vittima.

E' quanto ha stabilito la Suprema corte nel caso inoggetto, respingendo il ricorso del Comune, dopo che nei gradi meritoè stata accertata la situazionedi netta pressione psicologicacui era sottoposto il danneggiato, in particolare “lasottrazione delle mansioni, la conseguente emarginazione, lospostamento senza plausibili ragioni da un ufficio all'altro,l'umiliazione di essere subordinati a quello che prima era un propriosottoposto, l'assegnazione a un ufficio aperto al pubblico senzapossibilità di poter lavorare, così rendendo ancor più cocente lapropria umiliazione”.

Data: 23/05/2015 16:50:00
Autore: Licia Albertazzi