Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianit� di grado United Lawyers for Freedom � ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom � ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom � ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Legittimo il divieto per i gay di donare il sangue. Lo dice la Corte Europea

Per la Corte Europea il divieto permanente per gli omosessuali di donare il proprio sangue è legittimo. In allegato la sentenza della CGUE


di Marina Crisafi - Legittimoil divieto per gli omosessuali di donare il proprio sangue, poiché esposti adun alto rischio di trasmissione di gravi malattie infettive, come l'Aids.

Così, la Corte di Giustizia europea, con lasentenza del 29 aprile scorso (causaC-528/13) destinata a suscitare infinite polemiche, hasancito la conformità della legge francese al diritto comunitario sul punto incui vieta agli uomini che abbiano avuto rapporti omosessuali di donare il lorosangue.

Lavicenda trae origine dal rifiuto ricevuto da un donatore da parte delmedico responsabile della raccolta del sangue di un centroematologico situato a Metz a fronte della dichiarazione dell'uomo di aver avutouna relazione sessuale con una persona dello stesso sesso. L'uomo si rivolgeva,quindi, al tribunale amministrativo di Strasburgo lamentando l'incompatibilitàdell'esclusione dalla donazione operata dal medico del centro con le norme dell'Unioneeuropea. Ma il tribunale sospendeva il procedimento e sottoponeva al giudiceeuropeo la questione pregiudiziale.

Per la Corte ha ragione il medico francese.

Il criterio diesclusione permanente dalla donazione di sangue relativamente ai comportamenti sessuali a rischio di cuialla direttiva 2004/33/CE haspiegato, infatti, la Corte, deve essere interpretato nel senso che uno Statomembro, considerata la situazione in esso esistente, possa prevedere una “controindicazione permanente alladonazione di sangue per gli uomini che hanno avuto rapporti sessuali conuna persona dello stesso sesso, laddove sia dimostrato, sulla base delleconoscenze e dei dati medici, scientifici ed epidemiologici attuali, che unsimile comportamento sessuale esponedette persone ad un alto rischio di contrarre gravi malattie infettivetrasmissibili col sangue”.

Atteso che inFrancia, secondo le statistiche a disposizione, la popolazione omosessuale ha unaprobabilità di contrarre il virus Hiv 200volte maggiore rispetto a quella eterosessuale, ha proseguito la Corte, spettaal giudice nazionale valutare ed accertare se tali dati (risalenti al 2008)siano ancora affidabili e validi di fronte alle più recenti conoscenzescientifiche e mediche.

In ogni caso, hannosottolineato i giudici europei, l'esclusionedegli omosessuali dal novero dei donatori non può integrare una “discriminazionebasata sull'orientamento sessuale”, assolutamente vietata dal dirittoeuropeo, per cui andrà prima accertato che “nelrispetto del principio di proporzionalità, non esistano tecniche efficaci diindividuazione di queste malattie infettive o, in difetto di tali tecniche,metodi meno restrittivi rispetto ad una siffatta controindicazione pergarantire un livello elevato di protezione della salute dei riceventi”. Accertamentoche spetta sempre al giudice nazionale ilquale dovrà verificare, se nello Stato di appartenenza, tali condizioni sianorispettate.

Data: 02/05/2015 16:00:00
Autore: Marina Crisafi