Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Cassazione: Dimissioni illegittime? Il diritto alla retribuzione decorre solo dalla data della sentenza che ne dichiara l'illegittimità

La natura sinallagmatica del rapporto (di lavoro) richiede ai fini dell'adempimento dell'obbligazione retributiva che sia messa a disposizione la prestazione lavorativa


di Licia Albertazzi - Cortedi Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza n. 22063 del 17Ottobre 2014.

A seguito didomanda presentata dall'interessato, il giudice del merito hadisposto l'annullamento delle dimissioni dallo stesso presentatepoiché accertato che furono adottatein stato di incapacità;veniva dunque dichiarata la continuità del rapporto di lavoro concondanna dell'azienda alla corresponsione delle retribuzionispettanti al lavoratore dalla data della sentenza aquella dell'effettivo ripristino del rapporto lavorativo.

Il lavoratore tuttavia ha impugnato tale decisione richiedendo chefosse riconosciuto il diritto alla retribuzione sin dall'origine enon solamente a seguito di intervenuta sentenza. La questioneaffrontata è dunque la seguente: a seguito di annullamentogiudiziale di dimissioni, da quando decorre il diritto allaretribuzione del lavoratore da reintegrare?

Alladomanda di cui sopra la Cassazione ha fornito una risposta che sostanzialmente ricalca la decisione già assunta dal giudice del merito. Bisognainfatti prendere in considerazione che, al di là del diritto alrisarcimento del danno – il quale opera in maniera indipendenterispetto al diritto alla retribuzione - “la naturasinallagmatica del rapporto (di lavoro) richiede ai finidell'adempimento dell'obbligazione retributiva che sia messa adisposizione la prestazione lavorativa”.

Il lavoratore non hadunque diritto alla corresponsione delle retribuzioni maturate “dalladata delle dimissioni a quella della riammissione al lavoro, attesoche la retribuzione presuppone la prestazione dell'attivitàlavorativa, onde il pagamento della prima in mancanza della secondarappresenta un'eccezione che, come nelle ipotesi di malattia olicenziamento non sorretto da giusta causa o giustificato motivo,deve essere espressamente prevista dalla legge”; diconseguenza, mancando nel caso in esame espressa ipotesinormativa, “nel caso di annullamento delle dimissioni leretribuzioni spettano dalla data della sentenza che dichiara la loroillegittimità”. Il ricorso è rigettato.

Data: 26/10/2014 16:00:00
Autore: Licia Albertazzi