Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Amnesia dissociativa temporanea esclude la responsabilità penale. Dal Tribunale di Piacenza, sentenza di non luogo a procedere per papà che dimenticò figlio in auto



La vicendadel piccolo Luca – morto a soli 2 anni il 4 giugno 2013 perché “dimenticatodal papà nell'auto parcheggiata sotto il sole – colpì drammaticamente il cuoredell'opinione pubblica. Dopo una lunga fase di indagini, il Gip di Piacenza ha ora deciso di non procedere contro il genitore/omicida, perché riconosciuto affettoda amnesia dissociativa temporanea equindi non in grado di intenderee volere al momento del fatto.

Sia i periti psichiatri della Procuradi Piacenza sia quelli incaricati dall'indagato, hanno infatti convenuto che lacondotta che determinò la morte del piccolo – oltre a non essere dolosa – non èneppure imputabile a colpa del genitore.

Come ricostruito dagli inquirenti, èstato stabilito che nei giorni precedenti alla tragedia, l'indagato si trovavasottoposto a un forte stato di stanchezza e tensione psico-fisica. Una situazione saturadi stress che, unita a ritmi di vita serrati e routinari, può facilmentedeterminare dei “salti” mentali o – come sono stati definiti – dei buchi neri dellamemoria, tali da far perdere completamente coscienza di quali azioni si sonoeffettivamente compiute o meno. Una condizione psichica patologica marelativamente comune, che può – come in questo caso – avere esiti tragicamente fatali.A farne le spese, disgraziatamente, sono proprio i più indifesi: i neonati e ibambini non ancora capaci di parlare, che sono spesso addormentati o comunque nonhanno modo di segnalare efficacemente la propria presenza.

Ecco perché, dopo lapresa di coscienza collettiva di simili drammi, bisogna interrogarsi eadoperarsi per prevenire il verificarsi di casi analoghi in futuro.

Comeproposto dagli psichiatri coinvolti nel procedimento, per esempio, si potrebbepensare all'installazione nelle auto con bimbi a bordo di specialidispositivi acustici che avvertano della presenza dei piccoli sui seggioliniquando la macchina è ferma.

Ma forse, sarebbe anche importante “alleggerire” ineogenitori – spesso costretti a “farsi in quattro” fra lavoro e accudimentodei figli –, con una rete sociale e un sistema di welfare che vengano incontroalle loro esigenze.

Gli stessigenitori di Luca si stanno impegnando con la campagna Mai più morti come Luca in un'opera disensibilizzazione e di conforto alle mamme e ai papà che hanno vissuto tragediesimili alla loro.

Data: 28/09/2014 10:00:00
Autore: Mara M.