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La Banca deve sempre dimostrare il suo credito in caso di esplicita contestazione del cliente nella sua opposizione al decreto ingiuntivo.

Il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con sentenza 19696/2014


dott.sa Floriana Baldino.

E' onere dell'istituto bancario dimostrare il proprio credito in caso di contestazione esplicita nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo.

La Cassazione con lasentenza n. 19696/14 del 06/06/2014, depositata il 12 Settembre 2014, haconfermato un principio ormai consolidato da tempo in giurisprudenza.

Tutte le volte che laBanca procede contro il proprio cliente con un decreto ingiuntivo e quest'ultimofa tempestivamente opposizione, la Banca deve dimostrare il proprio credito se quest'ultimo èoggetto di specifica contestazione sollevata dal cliente nella propriaopposizione.

E' prassi diffusa da partedella Banca, quando intende procedere per il recupero del proprio credito, diallegare l'ultimo estratto conto come prova documentale del proprio credito,con una dichiarazione di conformità dell'ultimo estratto conto alle scritturecontabili della Banca stessa.

Ma la legge non è questoche dice.

In caso di contestazionedel credito da parte del cliente ingiunto, la Banca deve depositare anche tutti gli estratti conto dall'inizio delrapporto intrattenuto con lo stesso.

La Corte di Cassazione,con la. sent. n. 18541/13 del 02/08/2013, ha confermato un principio più volte espresso, ovvero che l'obbligo di conservare econsegnare al cliente soltanto la documentazione relativa agli ultimi 10 annidel rapporto non esime la bancadall'onere di provare l'esistenza e la consistenza del proprio credito.

L'istituto di credito deve dimostrare come è arrivato a calcolare il saldo negativo cheimputa al proprio cliente, depositandotutta la documentazione e gli estratti conto sin dall'inizio del rapporto, e non solo quella degli ultimi diecianni.

Come sempre accade infatti, in caso di opposizione al decretoingiuntivo, la somma richiesta dalla Banca risulta non corrispondente a quella dovuta realmente e questo accade perché, per prassi diffusa, laBanca addebita in conto corrente sommenon dovute grazie anche all'applicazione dell'anatocismo, che è unmoltiplicatore del debito, cioè un meccanismo che permette alla banca di sommare gli interessi passivi al capitale, e sulsaldo così ottenuto, calcolare altri interessi a favore della Banca.

E' dunque molto importanteopporsi al decreto ingiuntivo notificato dalla Banca, contestando il credito,obbligando così l'Istituto di Credito a depositare in giudizio tutti gliestratti conto.

Il termine per fareopposizione ad un decreto ingiuntivo è di 40 gg., a partire dal giorno in cuiviene notificato il decreto.

Trascorso tale termine, ildecreto ingiuntivo diviene esecutivo.

Articolo a cura della dott.sa Floriana Baldino.

Per contatti scrivere aflorianabaldino@gmail.com oppure al n. di tel. 3491996463




Data: 25/09/2014 18:10:00
Autore: Dott.sa Floriana Baldino